Roma, un’altra poltrona per Sgarbi: assessore alla Cultura del Municipio VI

Dopo la candidatura a sindaco di Roma Sgarbi punta all’assessorato alla Cultura del Municipio VI, l’unico in cui ha vinto il centrodestra. 

Roma, un'altra poltrona per Sgarbi: assessore alla Cultura del Municipio VI - www.meteoweek.com
Roma, un’altra poltrona per Sgarbi: assessore alla Cultura del Municipio VI – www.meteoweek.com – Vittorio Sgarbi, sindaco di Sutri. Credit: Meteoweek

Vittorio Sgarbi è in cerca di poltrone. Il critico d’arte già occupa quella di sindaco di Sutri, ma recentemente ha tentato di conquistare – invano – quella di primo cittadino di Roma durante l’ultima campagna elettorale, salvo poi ritirare la candidatura pochi mesi dopo averla annunciata per avere una possibilità come assessore comunale alla Cultura, nel caso in cui il candidato di centrodestra Enrico Michetti avesse vinto al ballottaggio. E ora infine ambisce alla posizione di assessore alla Cultura del Municipio VI, l’unico territorio della Capitale in cui a vincere è stato un minisindaco di centrodestra, Nicola Franco.

L’autocandidatura di Sgarbi

Sgarbi vuole a tutti i costi occupare una posizione istituzionale, tanto da autocandidarsi e creare imbarazzo all’interno delle amministrazioni. Com’è successo proprio in quest’ultimo caso. Cos’è accaduto? Il sindaco di Sutri si è “autoproclamato” assessore alla Cultura del Municipio VI con un video diffuso sulla sua pagina Facebook. “Per uno come me che ha fatto tante cose in grandi città come Venezia, Firenze, Milano, l’idea è di essere l’assessore delle periferie e insieme all’amico Nicola Franco (il presidente del Municipio VI, ndr) rendere ‘Gaia la Torre’, ‘Bella la Torre Monaca’, ‘Angelica Torre Angela’. Da tempo pensavo di occuparmene e di mettere insieme un assessorato alla Cultura, allo Sport, al Turismo e alle Periferie”. 

LEGGI ANCHE: Perché Draghi e sindacati litigano sulle pensioni. E come ne uscirà il premier

L’obiettivo primario del critico d’arte, in qualità di assessore alla Cultura del Municipio VI, sarebbe dunque quello di “portare mostre e dare alle Torri la loro verticalità. C’è un teatro importante a Tor Bella Monaca. Lavoro con molti amici, – ha spiegato – anche di una sinistra gioiosa in teatro, e sono certo che Moni Ovadia (drammaturgo e regista, ndr) vorrà dirigere un teatro a Tor Bella Monaca”. Non solo. Sicuramente, secondo Sgarbi, Ovadia vorrà “un assessore che gli lascerà mano libera e non ci sarà sinistra o destra, ma solo intelligenza, bellezza e competenza”. Insomma Sgarbi ha già deciso tutto, prima ancora che gli venga affidato l’incarico. Infatti ha concluso con sicurezza: “Con Nicola Franco, con lui e per lui, darò al VI Municipio, alle periferie e a Franco stesso la gloria che occorre abbiano.

L’imbarazzo di Franco

Va tutto bene, finché non si scopre che quella di Sgarbi è un’iniziativa che ha preso indipendentemente. O meglio, senza nessun accordo precedente. Soprattutto con il presidente di Municipio a cui il sindaco di Sutri vorrebbe dare la “gloria che gli occorre”. A placare gli entusiasmi dell’annuncio di Sgarbi, infatti, ci ha pensato proprio Franco. E non senza imbarazzo.

LEGGI ANCHE: Scuola, Sileri: “Salvata dal Green Pass, vacciniamo anche gli studenti”

“Io sarei felicissimo di un nome così luminoso nella mia giunta – ha detto il minisindaco di centrodestra –, sarebbe un bene per il territorio. Capiremo gli impegni che Sgarbi ha come parlamentare e sindaco di Sutri, se siano compatibili con il gravoso ruolo di assessore nell’unico municipio di centrodestra. Ne parlerò subito con i segretari romani della coalizione”. In sintesi: fare l’assessore è una cosa seria, e Sgarbi non sempre ne ha dimostrata. Così Franco si tira fuori elegantemente da una situazione spinosa: ora l’autocandidatura del sindaco di Sutri è al vaglio dei partiti.

Impostazioni privacy