Uragano a Catania, città in lockdown: scuole, negozi e uffici chiusi

Arriva l’uragano mediterraneo a Catania, la città si prepara al lockdown parziale con scuole, negozi e uffici chiusi.

A Catania il cielo è parzialmente coperto e appare tra le nuvole addirittura il sole dopo diversi giorni. Questa è la seconda notte metereologica di ‘tregua’ per la città, che vivrà la prima delle due giornate di semi lockdown da allerta meteo.

Catania si prepara all’arrivo del ciclone: si teme l’uragano mediterraneo ‘MediCane’

La città di Catania ha scelto di effettuare una chiusura preventiva di scuole, negozi, uffici pubblici e di tutte le attività non essenziali per timore dell’arrivo di un ciclone che, in formazione tra la Sicilia e Malta, si teme possa assumere caratteristiche tropicali diventando un uragano mediterraneo, un ‘MediCane’.

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Il suo probabile arrivo sulla costa ionica della Sicilia e della Calabria è stimato tra la tarda serata di oggi e domani. Se dovesse impattare con la zona interessata, secondo le previsione dei meteorologi, sarà sferzata da venti tempestosi, piogge battenti e insistenti per oltre 24-48 ore. Attorno al centro depressionario i venti potrebbero soffiare con raffiche superiori ai 100 km/h generando intense mareggiate.

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Per questo, e soprattutto alla luce della drammatica esperienza vissuta col nubifragio di due giorni fa, a Catania alcuni negozianti hanno provveduto a sigillare le vetrine con il silicone, a proteggerle con del legno o hanno messo dei sacchi di sabbia davanti ai negozi.

Durante la notte sono proseguiti i lavori dei volontari del dipartimento regionale della Protezione civile e del Comune di Catania, per ripulire le strade e le caditoie del fango e dei detriti trasportati dai fiumi che il nubifragio aveva causato. Il nubifragio ha già fatto registrare due vittime: un 53enne annegato due giorni fa dopo essere sceso dall’auto a Gravina di Catania, e un 67enne, quattro giorni fa a Scordia. La moglie di quest’ultimo è dispersa e le ricerche ancora continuano. Tutti e tre sono stati travolti dalla furia dell’acqua in strada.

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