Elezioni Roma, Marino critica la Giunta Gualtieri: “Sempre gli stessi nomi”

L’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, contro i nomi inseriti in Giunta dal neo primo cittadino capitolino Roberto Gualtieri.

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Elezioni Roma, Marino critica la Giunta Gualtieri: “Sempre gli stessi nomi” – www.meteoweek.com – La Giunta Gualtieri. Credit: Roberto Gualtieri Sindaco di Roma – pagina Facebook

“Girano sempre gli stessi nomi, anche se dietro scrivanie diverse. Così è impossibile cambiare Roma. A dirlo è Ignazio Marino, ex sindaco di Roma eletto con il Partito democratico e “fatto fuori” dopo poco più di due anni di mandato dagli stessi dem. Le parole di Marino sono riportate all’interno di un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, in cui Marino commenta la nuova Giunta formata dal primo cittadino della Capitale Roberto Gualtieri. E la visione è critica: se non cambiano i politici, secondo l’ex sindaco, non può cambiare nemmeno la città.

Le correnti del Pd

L’attacco di Marino è partito “dalle correnti del Pd”, che avrebbero influenzato la scelta dei nomi da inserire in Giunta. Sostiene l’ex primo cittadino di Roma: “La giunta rivela un’attenta valutazione delle correnti del Pd e delle coalizioni con altre forze che dovranno sostenerla. Sono stati nominati personaggi che hanno militato in partiti opposti alla sinistra come l’Udc“. Tant’è che, aggiunge ancora Marino, “ognuno dei capibastone romani ha avuto la sua quota. Non a caso Gualtieri ed Enrico Letta hanno affermato di non temere tradimenti o sgambetti. Tutto legittimo, ma credo che la città avesse bisogno di energie nuove. Mi dispiace che Roma non possa avere una classe dirigente diversa“.

Il Consiglio comunale

L’ex sindaco della Capitale ha poi parlato delle rinunce alla posizione di consigliere comunale da parte del candidato di centrodestra Enrico Michetti e del leader di Azione Carlo Calenda (quest’ultima poi rimangiata dallo stesso Calenda). “Michetti non ha voluto entrare in Consiglio, Calenda dopo un ripensamento sì”, inizia Marino. Poi continua: “Ogni volta che ho corso per una posizione, l’ho fatto credendoci fino in fondo. A oggi resto l’unico parlamentare che si è dimesso rinunciando al seggio di senatore e allo stipendio, prima ancora di sapere se avrei vinto le Comunali. Volevo correre da sindaco senza poltrone di riserva. L’attuale sindaco ha cessato le funzioni da deputato due settimane dopo l’elezione in Comune. Rispetto Gualtieri, di indole integra, ma è un modo di pensare diverso dal mio. La presenza di Carlo Calenda in aula è positiva, alzerà il livello del dibattito”.

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Il fatto che Marino e Calenda la pensino in maniera simile sul Pd lo dimostra anche il commento del leader di Azione alla Giunta Gualtieri. Parole molto simili a quelle dell’ex primo cittadino. La giunta presentata da @gualtierieurope è purtroppo esattamente come ce l’aspettavamo. Un rappresentante per corrente del PD ai Ministeri chiave e nel gabinetto e incarichi vari per chi ha costruito le listine a supporto. Pessimo inizio“, aveva scritto Calenda lo scorso 3 novembre sul suo profilo Twitter.

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Roma e l’emergenza rifiuti

Marino si è pronunciato su Il Fatto Quotidiano anche a proposito della questione rifiuti a Roma. “La sfida non è ripulire entro dicembre”, commenta l’ex sindaco a proposito del piano rifiuti di Gualtieri. La sfida è piuttosto mantenere Roma pulita, trasformando Ama, l’azienda che gestisce i rifiuti”. E infine dispensa consigli: “Dò un consiglio al sindaco: rimetta in funzione il tritovagliatore che acquistai. Si trova a Ostia, ma andrebbe spostato nuovamente a Rocca Cencia”, conclude, e “inoltre, con la guida di un grande servitore dello Stato, individuammo un’area dove realizzare una discarica di servizio e produrre energia dai rifiuti. Sono pronto a mettere la documentazione a disposizione di Gualtieri”.

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