Vaccino Covid-19, Speranza: «Terza dose presto obbligatoria per medici»

«Non abbiamo tempo da perdere. Dobbiamo giocare d’anticipo» afferma Roberto Speranza, Ministro della Salute. Il Ministro si dice fiducioso sul rendere obbligatoria la terza dose ai medici. 

Roberto Speranza, Ministro della Salute, annuncia che tra non molto sarà «resa obbligatoria la terza dose di vaccino anti- Covid19 ai sanitari e a chi lavora nelle RSA». La decisione non è ancora arrivata e non è ufficiale, ma Speranza dice di essere fiducioso: «Decideremo nei prossimi giorni. – afferma – Io ne sono convinto e penso che ci arriveremo».

Preoccupano i contagi

Il Ministro della Salute si dice «preoccupato» per i numeri che l’Europa sta registrando nell’ultimo periodo. «Siamo preoccupati così come lo è l’OMS Europa e tutti gli altri Paesi Europei». «L’Austria che è a un passo da noi, con i suoi nove milioni di abitanti ha 12 mila casi al giorno. In Italia i numeri stanno già aumentando e nelle prossime settimane è realistico che continuino a crescere». Nonostante la forte preoccupazione legata al contagi in crescita, Roberto Speranza si dice fiducioso delle misure messe in atto da Mario Draghi: dall’obbligo del Green Pass nei luoghi di lavoro all’obbligo del vaccino per i sanitari. Misure che stanno per essere introdotte anche in altri Paesi, Gran Bretagna e Germania ad esempio. «Non mi piace parlare di modello. – interviene Speranza – Ma di certo queste misure le abbiamo introdotte noi per primi».

LEGGI ANCHE: Maxi sequestro di plastica e sacchetti illegali: due persone denunciate

Lockdown futuri

Uno dei timori degli italiani è quello di dover di nuovo rivivere il lockdown. Speranza a tal proposito afferma: «Non si può paragonare la stagione delle misure più radicali all’attuale. In quel periodo non c’era l’87% di popolazione vaccinata e non c’erano ovviamente neanche i vaccini. Ma abbiamo il sistema a colori regionali». Menzione anche per le mascherine che continuano ad essere obbligatorie in spazi chiusi e che come anticipa il Ministro della Salute: «Non c’è alcun dubbio che resteranno».

LEGGI ANCHE: Influenza, la categoria più colpita è quella dei bambini sotto i 5 anni

Vaccino per i più piccoli

Nell’ultimo periodo si sta discutendo molto sulla possibilità di vaccinare i bambini più piccoli appartenenti alla fascia di età 5-11 anni. Non poche sono state le polemiche e Roberto Speranza risponde così: «Se sarà autorizzato, partiremo subito». «Locatelli l’ha spiegato bene: prima ancora che per ridurre la circolazione del virus, vaccinare un bimbo significa proteggerlo da casi severi che purtroppo avvengono anche oggi. Quando arriverà l’ok parleremo con i pediatri e con le famiglie. Sarebbe un errore gravissimo che il dibattito si gettasse nell’agone politico» conclude Speranza.

Impostazioni privacy