Bimbo di 10 anni ucciso a Vetralla: la madre è ricoverata in stato di choc

La donna non reagisce agli stimoli, era stata lei a trovare il corpo del bambino, ucciso a coltellate dal padre

Si trova ricoverata in ospedale in stato di choc la madre di Matias, il bambino di 10 anni ucciso dal padre, Mirko Tonkov di 44 anni, con un coltello. La donna ha ritrovato il cadavere del figlioletto in una pozza di sangue quando è tornata a casa da lavoro, nella stanza accanto l’uomo dal quale si era separata per le ripetute violenze, in stato di incoscienza.

Lui era lì sul letto con sangue addosso… Sono senza parole, non avrei mai pensato nulla di simile” ha detto poco prima di sprofondare in uno stato di totale assenza: non parla e non reagisce agli stimoli. Nello stesso ospedale, a Viterbo, c’è anche lui, l’assassino e padre del bambino, ricoverato privo di coscienza dopo aver tentato il suicidio col gas.

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L’uomo, ora stato di arresto, era appena uscito da una clinica dove era stato ricoverato 21 giorni per Covid. Appena libero si era recato a casa della famiglia alla quale gli era stato proibito di avvicinarsi a causa delle ripetute violenze. Forse è stato proprio Matias ad aprirgli, poi l’assurda aggressione. Domani è prevista l’autopsia sul corpo del bambino.

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Indetto il lutto cittadino a Vetralla, la città dove è avvenuto l’omidicio. “Alle ore 12 verrà osservato un minuto di raccoglimento, accompagnato dal suono delle nostre campane. I pensieri e le preghiere di tutti, saranno rivolti al piccolo Matias e al dolore e alla sofferenza di una mamma, alla quale la Comunità di Vetralla intera, si stringe in un abbraccio di solidarietà umana – si legge nel comunicato del Comune -. Saremo capaci di affrontare anche questo momento così difficile e incomprensibile, e lo faremo tutti insieme“. Stasera è prevista, nei pressi della Chiesa di Santa Maria del Soccorso a Cura di Vetralla, una veglia di preghiera.

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