Eitan Biran, i legali del nonno ricorrono al Riesame: “Nessun sequestro di persona”

I legali di Shmuel Peleg, il nonno di Eitan Biran, hanno contestato davanti al Tribunale del Riesame di Milano le accuse di sequestro di persona e sottrazione e trattenimento di minore all’estero. È stata dunque chiesta la revoca dell’ordinanza cautelare del gip di Pavia che ha provocato il mandato di arresto europeo. L’uomo sostiene che il bambino di 6 anni non sia mai stato affidato alla zia paterna Aya Biran, con la quale ha vissuto a seguito della morte dei genitori e del fratellino avvenuta nella strage della funivia del Mottarone. 

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Shmuel Peleg, il nonno di Eitan Biran – meteoweek.com

Il nonno materno di Eitan Biran, unico sopravvissuto alla strage del Mottarone, ha deciso di ricorrere al Riesame attraverso i suoi legali, i quali hanno contestato davanti al Tribunale di Milano le accuse di sequestro di persona e sottrazione e trattenimento di minore all’estero. A causa di esse infatti era stato disposto dal Gip di Pavia un mandato di arresto internazionale nei confronti di Shmuel Peleg, che aveva portato via dall’Italia il bambino di 6 anni all’insaputa della zia paterna Aya Biran, con cui vive da quando i genitori ed il fratellino sono morti in virtù dell’incidente della funivia. Gli avvocati Paolo Sevesi, Sara Carsaniga e Paolo Polizzi, infatti, si appellano al fatto che la donna non ha l’affido del piccolo, bensì soltanto la tutela ed in quanto tale “è un gestore patrimoniale, ma non ha diritto di custodia”.

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La foto del piccolo Eitan sulla funivia del Mottarone – meteoweek.com

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I giudici del Tribunale del Riesame di Milano (Gerli-Alonge-Cucciniello) si sono riservati al termine dell’udienza e dovranno decidere entro lunedì 22 novembre. Domani, invece, scade il termine per presentare il ricorso contro l’appello in corso in Israele, dove la magistratura ha deciso che Eitan Biran dovrà rientrare in Italia insieme alla zia paterna Aya Biran. I primi due gradi di giudizio hanno infatti dato ragione alla donna, che si è presa cura del piccolo fin dagli istanti successivi alla tragedia del Mottarone, quando quest’ultimo è stato ricoverato in ospedale ed è stato costretto a fare i conti con la triste perdita dei genitori e del fratellino.

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