Vaccino Covi-19, sono 1767 i medici e i dentisti «no-vax» ancora sospesi

Ad oggi, si contano 2365 sospensioni di  cui 598 revocate a seguito dell’avvenuta vaccinazione. Non tutti gli Ordini, però, hanno comunicato i nominativi per cui si presume che molti professionisti «no-vax» stiano ancora esercitando la professione. 

Sono 1767 i medici e gli odontoiatri che non hanno ancora ripreso ad esercitare la loro professione a seguito della sospensione dovuta alla mancata vaccinazione contro il Covid-19. La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri fa sapere che solo uno medico o dentista su quattro si è vaccinato ed è tornato a lavorare.

I dati

Ad oggi, si contano  2365 sospensioni e di queste 598 sono state revocate a seguito dell’avvenuta la vaccinazione. E sono 84 gli Ordini (su 106) ad aver comunicato alla Federazione almeno una sospensione. Filippo Anelli, Presidente della FNOMCEO fa il punto della situazione: «Il quadro si sta via via completando. Aumentano sia in valore assoluto sia in percentuale rispetto al totale dei sospesi, i colleghi per i quali la sospensione è servita da “pungolo”». Anelli, però, fa notare anche che «all’appello mancano 22 Ordini che non hanno ancora ricevuto i nominativi degli iscritti sospesi» così come ci sono «Ordini che ne hanno ricevuto solo una parte». Questo, quindi, «porta a pensare che questi professionisti, con molta probabilità, stiano ancora esercitando la professione».

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«Non può esserci medico che non crede all’efficacia del vaccino» sottolinea il Presidente della FNOMCEO. «Per i sanitari, questa vaccinazione è ormai considerata un requisito essenziale per poter esercitare. Servono, per questo motivo, norme adeguate e chiare, di facile e uniforme attuazione» continua Filippo Anelli. «Dobbiamo far sì che i medici che, senza motivi clinici, non si vaccinano non possano esercitare la professione» conclude.

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