Omicidio Meredith Kercher, Rudy Guede torna libero: “Ora vorrebbe solo essere dimenticato”

Omicidio Meredith Kercher, Rudy Guede torna libero per fine pena. Unico condannato per il delitto, ha scontato 16 di reclusione. Dopo 14 anni “vorrebbe solo essere dimenticato”.

Omicidio Meredith Kercher, Rudy Guede torna libero - meteoweek.com
omicidio Meredith Kercher, Rudy Guede torna libero – meteoweek.com

Giunta infine la decisione del magistrato di sorveglianza sulla richiesta di Rudy Guede, l’unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher. Guede, che aveva chiesto di ottenere altri 45 giorni di sconto sul fine pena (previsto al 4 gennaio 2022), è tornato in libertà. L’istanza è stata infatti accettata, con il termine della condanna stabilito al 20 novembre – e quindi già trascorso. Si ricorda che l’uomo era stato condannato a 16 anni di reclusione (gran parte dei quali scontati nel carcere di Viterbo) ed era stato affidato ai servizi sociali.

“Rudy vorrebbe essere solo dimenticato”

Si è sempre dichiarato estraneo ai fatti Rudy Guede, unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher. Condannato a 16 anni di reclusione, da poco meno di un anno era stato affidato ai servizi sociali. Ora non dovrà più tornare nel carcere Mammagialla, struttura presso la quale ha scontato gran parte della sua pena. “Rudy è stato scarcerato per fine pena“, ha infatti spiegato il suo difensore, l’avvocato Fabrizio Ballarini. E ha rimarcato: “Il magistrato gli ha concesso la liberazione anticipata in base all’articolo 54 dell’ordinamento penitenziario e l’ufficio esecuzione ha emesso l’ordine di scarcerazione”.

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Con il fine pena previsto il 4 gennaio del 2022, a seguito della decisione del magistrato di Sorveglianza è stato anticipato al 20 novembre. Arrivato a questo punto, ora Rudy Guede “vorrebbe essere solo dimenticato”.  Sulla delicata faccenda si è espresso Claudio Mariani, professore del Centro studi criminologici di Viterbo e professionista che ha seguito Guede durante tutto il suo percorso detentivo. “Purtroppo sono molte le emittenti e le testate che chiedono di intervistarlo. Dico purtroppo perché Rudy non è una star e dopo 14 anni vorrebbe essere dimenticato“, ha osservato il professore.

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“Su ogni storia prima o poi dovrebbe calare il sipario. Rudy la mattina alle 8 prende servizio come volontario alla mensa della Caritas e il pomeriggio lavora nella biblioteca del nostro centro studi per mantenersi. Non c’è più altro da aggiungere a questa storia eccetto il fatto che la vita di una giovane ragazza inglese è stata stroncata e dalla sua famiglia abbiamo potuto imparare la grande dignità e il valore del silenzio”, ha poi concluso Marini.

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