Multe, restrizioni e obbligo vaccinale: la stretta di Austria e Grecia ai no-vax

Da 100 a quasi 4mila euro di multa per chi non si vaccina, niente accesso ai luoghi pubblici e di lavoro. L’Europa in pressione sui no-vax

Stretta sui no-vax in Austria e Grecia: restrizioni, obbligo vaccinale e multe per chi non si vaccina. Sono le misure annunciate dai governi dei rispettivi Paesi per spingere la popolazione a vaccinarsi, in vista della quarta ondata di Covid, causata dalla nuova variante Omicron e dal conseguente aumento dei casi di positività e mortalità.

MULTE IN GRECIA

Il Paese imporrà una multa di 100 euro al mese per le persone con più di 60 anni che rifiutano la vaccinazione. Ad annunciarlo il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, alla luce anche dei timori suscitati dalla nuova variante Omicron. Inoltre da una settimana sono entrate in vigore nuove restrizioni: ai non vaccinati è vietato l’ingresso in tutti gli spazi pubblici chiusi, inclusi bar, ristoranti, cinema, palestre e musei. I dipendenti sia del settore pubblico che privato lavorano su turni scaglionati con l’obbligo di mascherine anche negli spazi di lavoro.

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Attualmente in Grecia il 67,7% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino, dato in aumento dopo l’annuncio delle imposizioni ma comunque tra i più bassi d’Europa. La situazione negli ospedali vede le terapie intensive piene per oltre il 90% della loro capacità e le vittime sono in aumento. Il governo ha anche avviato una massiccia campagna di sensibilizzazione per indurre le persone più adulte a vaccinarsi.

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OBBLIGO VACCINALE IN AUSTRIA

Dal primo febbraio scatterà in Austria l’obbligo vaccinale. Coloro che si rifiuteranno rischiano una multa fino a 3.600 euro, che potrebbe essere raddoppiata in caso di recidiva. Secondo il ministro alla salute Wolfgang Mueckstein, l’imposizione non lascia spazio ad alternative dato il basso tasso di vaccinati (attualmente ha ricevuto almeno una dose il 70% dei cittadini austriaci). L’obbligo sarà esteso anche ai bambini delle elementari.

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