Cure domiciliari: il Consiglio di Stato annulla la sentenza del Tar del Lazio

La circolare contiene “‘raccomandazioni’ e non ‘prescrizioni’” secondo quanto scritto nel decreto firmato da Franco Frattini

Annullata la sentenza del Tar del Lazio che prevedeva l’annullamento della circolare ministeriale sulle cure domiciliari per il Covid. Lo ha deciso il Consiglio di Sato tramite decreto firmato dal presidente Franco Frattini. La circolare ministeriale sulla quale si era espresso in favore, si legge nel decreto “contiene ‘raccomandazioni’ e non ‘prescrizioni’, cioè indica comportamenti, secondo la vasta letteratura scientifica allegata, che sembrano rappresentare le migliori pratiche, pur con l’ammissione della continua evoluzione in atto“.

Per questo motivo “non emerge alcun vincolo circa l’esercizio del diritto-dovere del Mmg (medico di medicina generale, ndr) di scegliere in scienza e coscienza la terapia migliore, laddove i dati contenuti nella circolare sono semmai parametri di riferimento circa le esperienze in atto nei metodi terapeutici a livello anche internazionale” continua il decreto.

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Il Consiglio di Stato conferma l’automia del medico nelle terapie, considerando le linee guida come raccomandazioni da cui il sanitario può discostarsi quando lo ritiene giusto” commenta Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). “Questo, ovviamente, non significa che fa tutto quello che vuole: deve utilizzare i farmaci secondo le indicazioni ministeriali. Quindi, nello specifico, farmaci come l’idrossiclorochina, non avendo l’indicazione come terapia anti-Covid, non possono essere utilizzati“.

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Secondo Anelli, questo “aggiunge un altro tassello a quanto aveva detto il Tar, ovvero sottolinea che le linee guida non sono costrizioni per i professionisti, ma raccomandazioni. E questa precisazione non può che essere considerata positivamente perché è ciò che effettivamente avviene nella pratica clinica di tutti i giorni, dove i medici trovano nelle linee guida i punti di riferimento dell’evidenza scientifica”. E nel caso specifico, “come sappiamo, al tempo della circolare ministeriale sulle cure domiciliari anti Covid non vi erano cure specifiche per l’infezione, ma si poteva solo intervenire sui sintomi“.

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