Solo sangue No vax per il figlio, parla il padre: “Siamo basiti, non credevamo di arrivare a questo”

Solo “sangue no vax” per il figlio, il tribunale toglie la potestà ai genitori. Parla il padre del bimbo: “Ci adeguiamo ai provvedimenti, ma non pensavamo minimamente si potesse arrivare a questo punto”.

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solo sangue No vax per il figlio, parla il padre del piccolo – meteoweek.com

Dal tribunale per i minorenni di Bologna è arrivata ieri la provvisoria sospensione della potestà genitoriale per mamma e papà del bimbo di appena due anni, che deve essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico al cuore. I suoi genitori, infatti, avevano rifiutato l’impiego di sangue di persone sottoposte alla vaccinazione anti Covid per le trasfusioni. Il tribunale di Modena già nei giorni precedenti aveva accolto il ricorso dell’ospedale Sant’Orsola. Sulla vicenda si è espresso il padre del bimbo: “Ci adeguiamo ai provvedimenti, ma non pensavamo minimamente si potesse arrivare a questo punto“.

“Siamo rimasti basiti per questa decisione”

Alla luce degli ultimi sviluppi, il padre del bimbo di due anni, finito al centro delle polemiche assieme alla madre del piccolo, ha parlato durante la trasmissione di “Dritto e Rovescio” andata in onda su Retequattro nella serata di ieri, giovedì 10 febbraio. “Siamo rimasti basiti per questa decisione, non pensavamo minimamente che si potesse arrivare a questo in virtù della nostra semplicissima richiesta”, ha infatti esordito l’uomo.

Il padre del bimbo, che non ha “mai negato il consenso all’intervento” (fatto che è stati “ribadito davanti al giudice tutelare”), ha spiegato le ragioni dietro la decisione di accettare solo “sangue no vax”: “Vogliamo escludere qualsiasi tipo di complicanze che possono derivare da eventuali sostanze presenti nel sangue di donatori che si sono sottoposti ai vaccini anti-Covid. Per questo motivo, abbiamo avuto la perizia di tecnici esperti nel campo, ovvero di un ematologo, di vari cardiologi e tecnici competenti in questo specifico settore. Gli stessi ci hanno confermato che da degli studi è effettivamente emerso come nel plasma di soggetti di donatori e vaccinati ci può essere la presenza della proteina Spike, anche a distanza di tanto tempo. Quindi vogliamo escludere qualsiasi tipo di complicanza“.

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La coppia, inoltre, dopo le “accuse” puntategli addosso dall’opinione pubblica e non solo, aveva spiegato tale decisione anche appellandosi a “motivi religiosi“. “Nello sviluppo e produzione di questi vaccini sono state utilizzate cellule fetali provenienti da feti abortiti volontariamente, la nostra sensibilità religiosa ci impone di non voler avere nessun tipo di collegamento a questo”, ha spiegato a riguardo il padre del bimbo.

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L’uomo, tuttavia, si è dichiarato disposto ad accettare trasfusioni d’emergenza anche con sangue di vaccinati. “Ribadisco che non abbiamo rifiutato niente, acconsentiamo ovviamente all’intervento ma anche alla trasfusione, semplicemente con questo criterio. La nostra è una scelta terapeutica, non si tratta di nessun tipo di rifiuto”, ha infatti ribadito il padre. Anche per questo, spiega, non vuole perciò essere definito “no vax”: “Non ha senso questo discorso si vax, no vax, alimenta solo tensioni inutili e stupide. Non è questione di sì o no. Naturalmente ci adeguiamo ai provvedimenti che sono stati presi, pur rimanendo nella convinzione che ci sia stata negata una nostra facoltà, insieme ai nostri diritti e a quelli del bambino”.

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