Famiglia muore di sete e di caldo lungo un sentiero: la tragedia raccontata dallo smartphone

15 agosto: una famiglia si avventura lungo un sentiero portando con sé solo due litri e mezzo d’acqua. Saranno stroncati dal caldo torrido.

Ellen Chung, Jonathan Gerrish, la loro bimba di un anno Muji e il cane Oski – Meteoweek

Il dramma di una famiglia raccontato da un telefono: dalle prime foto felici e spensierate scattate lungo un sentiero californiano fino agli ultimi messaggi disperati che nessuno avrebbe potuto ricevere. È il15 agosto quando Jonathan Gerrisch, di 45 anni, e la moglie Ellen, 31, assieme alla figlioletta Miju di un anno e il cane Oski partono per fare un’escursione sulla Sierra Nevada. Sono camminatori esperti ma portano con sé poca acqua — solo due e litri e mezzo — sottostimando così il calore e gli sbalzi di altitudine. Quando si spostano di mattina l’aria è ancora fresca. Ma la situazione favorevole si tramuta presto in un inferno col passare delle ore e le trasformazioni del terreno. Un sentiero malagevole, assolato, fatto di continui sali-scendi. Verranno ritrovati privi di vita due giorni dopo, coi cadaveri disseminati a poche decine di metri di distanza, con la piccolina ancora tra le braccia del padre.

Stroncati dal caldo

Un’altra foto dei coniugi Gerrish – Meteoweek

Agli inquirenti serviranno settimane per stabilire con sicurezza le cause della morte, un periodo di tempo dove ha trovato spazio ogni genere di ipotesi: dalle sostanze tossiche rilasciate da una miniera alle alghe velenose di un piccolo lago, passando per l’acqua contaminata oppure un fulmine. Alla fine le indagini porteranno alla conclusione più ovvia, la più dura: li ha uccisi il caldo – le temperature possono raggiungere e superare i 40 gradi –, le scarse scorte d’acqua e l’imprudenza. Adesso lo sceriffo, dopo aver esaminato il cellulare di Jonathan, è riuscito a ricostruire nel dettaglio i momenti salienti della tragedia. A rivelarli le foto scattate dalla coppia di sposi.

Cronologia di una tragedia familiare

7.44: breve video all’inizio del sentiero

8.00: foto del sentiero

9.00: foto del fiume

9.35: foto del fiume e di tutta la famiglia insieme

10.00: selfie di famiglia

10.16: altro selfie in famiglia

10.29: foto di un torrente

11.56: invio di un sms. “…puoi aiutarci. Siamo sul Savage Lundy Trail diretti verso Hites trail. Niente acqua. Molto calore, con la bambina”. Ma il messaggio non viene inviato, non c’è campo.

12.09: tentativo di chiamata.

12.25: foto del posto dove si trovano (forse volevano inviarlo con un sms per indicare la propria posizione, ndr)

12.35: ulteriore tentativo di telefonare

12.36: due tentativi di chiamata sempre verso numeri non collegati al 911 (il servizio d’emergenza, ndr)

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Sono i loro ultimi gesti conosciuti, custoditi nella memoria del telefono della famiglia. Dall’esame della cronologia emerge in maniera evidente come la loro escursione sia diventata un incubo circa verso le 11. In precedenza non risultano segnali d’allarme.

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Quando i due coniugi capiscono di essere finiti in una trappola è ormai troppo tardi. Il tragico epilogo sarà scoperto solo dopo che la baby sitter, non vedendoli di ritorno a casa dalla breve vacanza, penserà di allertare le autorità facendo scattare così le ricerche. Dell’ultima, terribile giornata della famiglia di Jonathan e Ellen la polizia ha anche diffuso un itinerario.

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