Bunker e rifugi antiaerei, ecco dove si trovano in Italia

Nel nostro Paese vi sono diversi bunker e rifugi antiaerei, costruiti per la maggior parte nei periodi di Seconda guerra mondiale e Guerra fredda. Ecco dove si trova

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Sono in molti a domandarsi, da quanto è cominciata la guerra in Ucraina, se nel nostro Paese vi siano bunker e rifugi antiaerei, nonché se in caso di guerra o disastro nucleare possano essere usati. Ebbene, in tutta Italia vi sono centinaia o forse migliaia di bunker difensivi, rifugi antiaerei e war room, che per lo più sono stati progettati e realizzati nei periodi di Guerra fredda e seconda guerra mondiale. All’epoca i civili cominciarono a mettere su dei bunker da usare come rifugio, mentre prima di quel periodo si era soliti sfruttare i sotterranei dei palazzi come rifugi antiaerei.

Alcuni di questi bunker storici possono essere visitati, come quelli di Mussolini che si trovano sotto Palazzo Venezia e a Villa Torlonia, oppure quello di Vittorio Emanuele III, a Roma. Il bunker dei Savoia, realizzato tra il 1940 e il 1942 è occultato nel Parco di Villa Ada a Roma ed è attualmente visitabile. È un rifugio antiaereo blindato con tutte le comodità, due bagni e potevano entrarci anche delle automobili. Si tratta di un bunker incompiuto.

Tra i bunker più noti nel nostro Paese c’è il bunker Soratte, che si trova a Sant’Oreste, a 45 km da Roma. Nel 1937 cominciò la costruzione del tunnel che doveva diventare un rifugio antiaereo per l’Alto Comando Supremo dell’esercito se fosse scoppiata una guerra. Anche questa struttura è visitabile.

Altri tipi di bunker e case bunker nel nostro Paese

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Al Nord vi sono anche diversi bunker, come i Bunker Breda, realizzati nel 1942, e si trovano in tutto il settore est del Parco Nord milanese. Anche questi sono ristrutturati e visitabili. In Trentino è noto il Gamper Bunker, un grande museo occultato nel mezzo della montagna del monte Mais. Risale al 1940 e Mussolini ne aveva disposto la costruzione in caso di invasione tedesca.

Ma non è tutto, perché nel nostro Paese, e in particolare in Calabria, vi sono anche i bunker privati dei capi mafia latitanti. Come ha svelato un’indagine del Guardian del 2019, negli ultimi 25 anni i Carabinieri hanno arrestato circa 300 latitanti e scovato almeno 400 bunker.

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Da quanto riportano gli investigatori, in Aspromonte i boss, difficilmente lasciano il loro territorio, ma costruiscono bunker inaccessibile nelle zone più impervie, come montagne o burroni. Uno di questi, ad esempio, fu scovato nel parco nazionale dell’Aspromonte e aveva tv, aria condizionata, pc, armi e foto sacre. Il comandante dei Cacciatori, Carmelo Aveni, ha detto al quotidiano che «a prima vista, le case dei capi sembrano del tutto normali, niente ti farebbe credere che ci siano dei tunnel o un bunker sotterraneo. Poi si comincia a ispezionare ogni anfratto della casa: muri, pavimenti, scale, anche un forno per pizza può nascondere un tunnel. Abbiamo anche trovato muri collegati a un dispositivo elettrico. Basta premere un pulsante per spostare il muro».

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Il sito di annunci Casa.it, ha raccontato che nel nostro Paese esistono molte case con bunker in vendita e con le notizie inerenti la guerra in corso in Ucraina, la curiosità verso queste strutture è cresciuta. Sarebbero ville du lusso che al loro interno hanno strutture bunker. A Fagagna (Udine), c’è un immobile con bunker antiatomico che si trova nel piano interrato. Nel caso in cui vi fosse contaminazione nucleare sarebbe possibile vivere lì sotto per 80 giorni. Rifugi antiatomici sono anche in una villa a Guanzate e a Negrar di Valpolicella.

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