Draghi: “Stop aumento del gas e fondi per clima. Putin non vuole la pace”

Dal vertice di Versailles, il premier vede l’Unione europea è compatta e saprà affrontare la crisi. Ipotesi ingresso l’Ucraina nell’Ue

Al termine del vertice di Versailles dove si sono trovati i principali leader europei, Mario Draghi appare soddisfatto. Il presidente del Consiglio afferma che l’incontro è stato un successo, contento di avere visto l’Ue molto compatta nel tentare di risolvere la nuova crisi che sta investendo il Vecchio Continente dopo l‘invasione russa in Ucraina.

Mario draghi ha annunciato che l’Unione europea vuole porre un limite al costo del gas, dopo l’innalzamento dei prezzi dovuto all’abbandono degli accordi commerciali con la Russia, e di voler trovare soluzioni alternative a questa fonte energetica. Ma il problema più imminente da affrontare è quello della scarsità di materie prime del settore alimentare, la soluzione proposta è quella di aumentare le importazioni dal Nord America e dell’Argentina, ma anche quella di rivedere il sistema dell’apparato regolatorio con la conseguente necessità di ripensare anche gli aiuti di Stato.

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Le sanzioni adottate contro la Russia sono molto pesanti e sono state adottate da tutti senza esitazioni. Possono essere anche più pesanti, l’importante è essere consapevoli che hanno un impatto su famiglie e imprese e, soprattutto, per il mantenimento della loro produzione. Questa situazione se non affrontata ha il potenziale di fratturare il sistema economico Ue spingendolo verso il protezionismo” ha affermato Draghi.

TROVARE I FONDI

Oltre al denaro che arriverà dal Pnrr sarà necessario trovare nuove risorse per rispettare gli accordi presi sul clima e sulla transizione ecologica verso un’energia più pulita, senza sottovalutare il fatto che sarà necessario anche creare fondi per la difesa. La cifra non è uno scherzo: si parla di almeno 2 trilioni di euro.

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Per farlo bisognerà non pensare solo a un sistema di bilancio che sia nazionale ma europeo, mettendo in allarme sul fatto che sebbene l’economia europea non sia un’economia di guerra è bene farsi trovare preparati immagazzinando risorse, differenziando i fornitori e proteggendo i sistemi più fragili. A ogni modo Draghi ha esaltato la risposta dell’Italia appena uscita dall’altra crisi, quella del Covid, affermando che “la nostra performance è stata eccezionale, noi entriamo con un acquisito di crescita molto alto e siamo in grado di affrontare un rallentamento anche temporaneo dell’economia“.

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L’UCRAINA NELL’UE?

Ma dal vertice di Versailles si è discusso anche della possibilità di vedere entrare l’Ucraina nell’Unione europea, una decisione che indispettirebbe moltissimo le mire della Russia ma garantirebbe al Paese una maggiore protezione economica. Per Draghi c’è il sostegno dell’Italia ma “occorre rispettare anche cosa dicono gli altri. Le regole per entrare sono molto precise e prevedono un lungo periodo di riforme strutturali“.

Infine il presidente del Consiglio ha parlato di Vladimir Putin, affermando che il premier russo “non vuole la pace, il piano sembra essere un altro, mentre dico questo mi auguro che al più presto si arrivi a qualche spiraglio e personalmente faremo di tutto perché Putin e Zelensky arrivino a un accordo che però salvi la dignità dell’Ucraina“.

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