Liceo Montale: dubbi sulla veridicità delle chat e qualche studente difende la preside

Gli studenti del liceo si dividono tra chi ritiene il comportamento della preside inqualificabile e chi dice che in fondo è un rapporto consenziente tra due adulti. Ma c’è anche chi ritiene dubbi gli screenshot che lo testimoniano.

Nascono i primi dubbi sulla veridicità della vicenda che coinvolto il Liceo Montale di Roma. Dopo la diffusione delle chat che rivelavano una relazione tra la preside dell’istituto Sabrina Quaresima e un ragazzo della scuola , qualcuno pone l’accento su un fatto: quegli screenshot con le conversazioni sono attribuibili a chiunque.

Del resto la donna ha sempre negato di avere intrattenuto rapporti con lo studente e accusa di avere alle spalle molte invidie e persone che pronte a colpirla duramente pur di farle perdere il posto, forse anche a mentire su una vicenda così delicata. Non è molto amata Sabrina in quella scuola, colpa della sua rigidità e della maniera troppo severa di dirigere l’istituto. Gli studenti si dividono, gli innocentisti ripetono che il giovane è comunque maggiorenne e per questo motivo la loro eventuale relazione “sono fatti loro“.

Chi invece ha già dato la sua sentenza di colpevolezza verso la donna urla per i corridoio “devi tenere un rapporto distaccato, sei un’istituzione, devi essere d‘esempio” mentre qualcuno prova a difenderla e parla di “accanimento nei confronti del dirigente scolastico, forse lei si era pure innamorata mentre lui credo si sia all’inizio compiaciuto della donna più grande, poi la cosa è degenerata“.

CHAT MANIPOLATE?

Ma i dubbi su quanto quelle schermate di chat possano essere riconducibili ai due rimane. “Sono screenshot, li puoi legare a qualsiasi chat, non hanno valore per la Postale” dice uno studente. Anche una mamma la difende: “Macron si è sposato la sua prof conosciuta a 15 anni, ci sono problemi più gravi qui davanti come lo spaccio. Lui è pure maggiorenne, lei si è difesa male noi donne sbagliamo, io solidarizzo per lei, il ruolo dei docenti è cambiato, sono più cordiali e aperti, più esposti alle chiacchiere. Un peccato la pubblicità negativa per la scuola e il quartiere, questa storia doveva rimanere dentro queste mura“.

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