Confessioni di un baby escort: “Droga e sesso, anche vescovi e piloti tra i miei clienti”

In una intervista realizzata da ‘Non è l’arena’ un giovanissimo escort denuncia un giro di prostituzione minorile e di droga.

Tra la clientela più “fidelizzata”, spiega nella sua confessione choc, ci sono vescovi, ecclesiastici e piloti d’aereo.

Confessioni choc ieri sera a ‘Non è l’arena’ da parte di un giovanissimo escort – Meteoweek

Non mancano – purtroppo – vescovi e ecclesiastici tra i clienti delle (o degli) escort. Lo mostrano un paio di testimonianze andate in onda ieri sera su La7 nella puntata di ‘Non è l’arena’. È qui che Massimo Giletti ha presentato il servizio di Rebecca Pecori, con tanto di intervista a un escort-ragazzino che racconta di aver cominciato a prostituirsi a soli 17 anni: “I clienti cercano lo sballo, piloti ubriachi, esponenti della moda ed ecclesiastici…”.

Poi aggiunge: “I miei maggiori clienti sono drogati. Ghb, mefedrone, thc, ecstasy, crack, loro vengono per sei ore e 600 euro per non fare un ca** perché loro sono drogati e non gli tira il pene. Non si fa sesso, si guardano i porno“. In sostanza, spiega con crudezza, “vengono più per drogarsi che per scopa**. Avvocato, medico, commercialista, non hai idea…”.

Piloti, vescovi, ecclesiastici. E un mare di droga

Ma non è finita qui. Ci sono i “piloti. Non ce ne è uno che non pilota da ubriaco, gli steward sono tutti drogati…. Si fanno una riga e poi vanno a Malpensa”. Ma il giovanissimo escort ne ha anche per gli ecclesiastici: “Sono stato fisso con un arcivescovo a Roma. Mi dava una paccata di soldi…”, confessa.

Ma non è l’unico di quel giro a parlare di questo. C’è un’altra testimonianza, raccolta da Marco Agostini. Questa volta a parlare è una lei, una escort che racconta di avere un vescovo tra i suoi clienti. “Il vescovo è fantasioso, vuole sentire le porcate, gli piace se lo tratto male. I collaboratori sono meno discreti”. Anche in quell’ambiente circola la droga. “Quando gli dici di no vanno nel caos. Sono abituati ad avere il potere, ad essere accontentati. C’è chi si innamora e allora diventa un problema. Io non ti offre me stessa, io offro un servizio”, conclude.

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