Elon Musk, minacce da Mosca: «Se morirò in circostanze misteriose, sappiate che è stato bello conoscervi»

Il tweet dopo che un fedelissimo dello “Zar” Putin lo ha accusato di equipaggiamento wi-fi a Kiev, finito nelle mani del battaglione Azov.

Preoccupatissimi i follower – e pure la mamma – del ricchissimo fondatore di Tesla, da poco proprietario di Twitter.

«Se morirò in circostanze misteriose, sappiate che è stato bello conoscervi». Stavolta non fa per nulla sorridere il tweet postato nella notte da Elon Musk. Anzi, fa preoccupare parecchio i suoi 91,5 milioni di followers (aumentati di 10 milioni nelle ultime settimane) con un tweet come sempre misterioso e allusivo. Ma decisamente meno baldanzoso del solito. E che fa piuttosto trapelare paura e angoscia.

Minacce reali? Smania di protagonismo di un uomo ormai imprigionato nel suo ruolo digitale? Difficile dirlo. In ogni caso la prima a manifestare preoccupazioni – sempre su Twitter naturalmente – è stata Maye, la mamma del ricchissimo imprenditore. «Non è divertente», ha twittato in replica al figlio. Pochi minuti dopo Elon ha provato a rassicurarla con un altro tweet: «Farò il possibile per restare vivo».

Le minacce del fedelissimo di Putin

L’uscita di Musk, inutile dirlo, ha precipitato i follower nel delirio. A spiegare la sortita ha provveduto lo stesso proprietario di Twitter. Musk così ha pubblicato (in russo, seguito dalla traduzione inglese) un messaggio inviato, pare, dal suo arcirivale Dmitry Rogozin (capo di Rosneft, l’agenzia spaziale russa, e fedelissimo dello Zar Putin) agli organi di stampa russi. Ragozin (in passato anche vicepremier) afferma che, stando alla testimonianza di un ufficiale ucraino caduto nelle mani di Mosca — si tratta del colonnello Dmitry Kormyankov, comandante della 36esima Brigata marittima dell’esercito ucraina — i terminali wi-fi del sistema satellitare Starlink forniti da Elon Musk a Kiev per permettere agli ucraini di restare connessi a Internet malgrado la guerra, sono stati consegnati ai «nazisti del battaglione Azov e ai marines ucraini asserragliati a Mariupol» con degli elicotteri militari.

Mosca lo accusa di aver fornito equipaggiamento al battaglione Azov

La consegna dei terminali di Starlink sarebbe avvenuta, stando al messaggio, anche grazie al coinvolgimento del Pentagono. Perciò Musk è accusato dai russi di aver passato equipaggiamenti per comunicazioni militari a un battaglione ucraino che i russi considerano nazifascista. A allarmare il patron di Tesla è stata la minaccia finale: «Per questo, Elon, ti riterremo responsabile come un adulto , anche se continui a giocare a fare lo stupido».

Potrebbe anche essere solo la retorica rude e intimidatoria adottata da Mosca fin dallo scoppio della guerra. O forse no. Musk ora potrebbe temere di diventare il potenziale bersaglio della rappresaglia russa, memore dei vari personaggi liquidati in questi anni con veleni e sostanze radioattive tipo il polonio. Per cui potrebbe essersi convinto che la maniera migliore di difendersi sia quella di lanciare l’allarme in pubblico.

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