Gianmarco Pozzi, l’ombra dello spaccio e del narcotraffico dietro al giallo della sua morte

La morte del pugile romano di 28 anni trovato cadavere sull’isola di Ponza sarebbe collegata a un giro di spacciatori e di narcos.

È quanto emerge dell’ordinanza del Gip di Cassino che ieri ha portato all’arresto di cinque persone e a obblighi di pg per altre tre.

Gianmarco Pozzi, il pugile romano trovato morto a Ponzo nell’agosto 2020 – Meteoweek

Ci sarebbe una rete di pusher e narcotrafficanti dietro alla scomparsa del pugile Gianmarco “Gimmy” Pozzi, il 28enne romano scomparso in circostanze misteriose a Ponza nell’agosto del 2020.

La cocaina giungeva a bordo di motoscafi da Roma e Napoli. In otto narcos sono finiti in carcere dopo le indagini della Procura di Cassino. Un affare che valeva più di 150 mila euro mensili. Al centro dello spaccio di droga il Blue Moon, il locale della movida dell’isola pontina. Il suo titolare (Vincenzo Pesce) è finito agli arresti. E tutti gli altri indagati, stando ai Carabinieri di Formia, erano legati a Pozzi.

Il campione di kickboxing fu trovato privo di vita nel mese di agosto, con diversi segni di violenza su cadavere. Il suo corpo venne recuperato all’interno di una piccola intercapedine vicino all’appartamento condiviso con altri, non distante dal centro di Ponza. Un delitto ancora irrisolto. I familiari di “Gimmy” però non hanno dubbi: si tratta di omicidio volontario. Un delitto a più mani, che per depistare le indagini avrebbero successivamente spostato il corpo in un posto diverso da quello dell’esecuzione, avvenuta nelle campagne di Santa Maria a Ponza la mattina del 9 agosto 2020.

Una morte ancora avvolta nel mistero

Il 28enne si trovava a Ponza per motivi di lavoro. Lavorava al Blue Moon e al Frontone e al Blue Moon, due storici locali dell’isola. Fin da subito il giallo della scomparsa di Pozzi è stato avvolto da reticenze e omertà. Ma poco alla volta emerge sempre più prepotente il collegamento tra la sua morte e il narcotraffico, con lo spaccio di droga che, lungi dal rappresentare un elemento collaterale, avrebbe invece svolto un ruolo chiave nell’uccisione del pugile.

Adesso è arrivata l’ordinanza di custodia cautelare per 8 persone (cinque ai domiciliari e tre con obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria). A emetterla di il Gip di Cassino. Colpiti dalle misure Alessio Lauteri, coinquilino di Pozzi nell’appartamento a Ponza, Antonino Iaria, Ciro Monetti (di Afragola, provincia di Napoli), Angelo Monetti di Napoli, Vincenzo Pesce gestore del locale Blue Moon di Ponza dove lavorava il pugile, Manuel Morgia, Marco Brinchi e Antonio Piscopo. Indagato invece a piede libero Ivano V.

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