Muore a 9 anni per un male incurabile, sei mesi dopo la terribile diagnosi: «È stato un piccolo guerriero», dice il papà

Sei mesi fa era arrivata la terribile diagnosi. Il papà: «Ha affrontato tutto con coraggio e fede». Lunedì i funerali.

Cordoglio e commozione per la scomparsa del piccolo campione di calcio, figlio d’arte, a soli nove anni.

Leonardo Rizzetto, il piccolo calciatore morto a soli 9 anni – Meteoweek

Avrebbe voluto continuare a giocare a pallone, tra i pulcini della Julia Sagittaria. Ma una grave malattia non ha lasciato scampo a Leonardo, 9 anni, di Concordia Sagittaria. Da circa sei mesi era gravemente malato. Non potrà più giocare a calcio come gli aveva insegnato il papà, Giorgio Rizzetto, ex calciatore e dirigente sportivo, titolare dell’azienda di famiglia Walking Sticks a Fiume Veneto.

Un lutto immenso annunciato venerdì mattina dalle campane della cattedrale di Concordia Sagittaria, dopo che il bambino era spirato tra le braccia dei genitori. La malattia aveva colpito il piccolo Leonardo Rizzetto circa sei mesi fa, quando aveva iniziato a soffrire di dolori insistenti alla testa. Nell’autunno scorso la Tac e il referto avevano subito fatto emergere una diagnosi terribile: tumore al cervello.  La massa tumorale che si era diffusa con prepotenza nella testa del bambino. Una sfida che la piccola promessa del calcio ha affrontato in squadra, stringendosi a mamma, papà e al fratellino Riccardo, di due anni più grande.

Una terribile malattia affrontata con coraggio

Il piccolo è stato sottoposto alla chemioterapia per tentare di ridurre la massa tumorale, troppo estesa per poter essere operata. La speranza era di poter intervenire successivamente, una volta ridotta la massa. Ma il tentativo non ha avuto successo. La chemio è risultata troppo aggressiva per Leonardo, sempre più debilitato. Finché venerdì mattina, purtroppo, il suo cuore non ha ceduto precipitando nel dolore la famiglia. Che la vita del piccolo fosse appesa a un filo era una dolorosa consapevolezza con la quale papà e mamma convivevano da tempo. E anche il primogenito aveva chiesto ai genitori, qualche settimana fa, se Leo avrebbe potuto farcela.

«Non un lamento, un segno d’insofferenza. Leonardo è stato un guerriero. Ha affrontato tutto con coraggio e fede», racconta al Corriere del Veneto papà Giorgio. Giovedì la famiglia aveva consegnato a un amico partito per Medjugorje, meta di pellegrinaggi e apparizioni mariane, una preghiera chiedere la guarigione del bimbo.

Il cordoglio e la commozione

«Leonardo da 3 anni era venuto alla Julia tra i ragazzini, dopo una prima esperienza a Portogruaro – scrive Fausto Erbetti, allenatore del Julia Concordia che ha listato a lutto il profilo Facebook -. Giocava nei pulcini, primo anno. Aveva smesso di giocare a novembre, a inizio campionato. Leonardo era bravo veramente, aveva voglia di giocare tanto che in partita si notava». Come il padre, già direttore sportivo a Gruaro ma anche nell’Azzanese dopo aver giocato, indossando anche la fascia di capitano, nel Fontanafredda.

La società del Julia Concordia si stringe così attorno alla famiglia per «la prematura scomparsa del nostro Pulcino 2012 Leonardo Rizzetto». Una morte, fa sapere il Julia Concordia, che «ci lascia sgomenti. Non ci sono parole per descrivere quanto accaduto. Vogliamo portare un forte abbraccio al fratello Riccardo, al papà Giorgio, e alla mamma Valentina. In questo momento sconvolgente cerchiamo di rispettare il dolore della famiglia e la loro privacy».

Il cordoglio è arrivato anche dal calcio Portogruaro. «Il presidente del Portogruaro Calcio insieme a tutto il direttivo, lo staff, i giocatori e i collaboratori sono vicini a Giorgio Rizzetto e alla famiglia», scrive in una nota la società granata.

I funeralo di Leonardo si terranno domani, lunedì 30 maggio, alle ore 16 nella Cattedrale di Santo Stefano. Vi prenderanno parte anche i compagni di squadra e di classe della 4. elementare di Concordia. Sempre in Cattedrale, domani sera 19.30 ci sarà la recita del Rosario. La famiglia ha chiesto, per chi volesse, di ricordare il piccolo facendo un’offerta all’associazione Heal che si occupa di finanziare la ricerca sui tumori cerebrali infantili.

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