Sta per cominciare la battaglia finale per il controllo della regione del Donetsk. I russi si avvicinano a Sloviansk.
Il governatore della regione invita la popolazione a lasciare le città in previsione degli scontri.
Dopo aver conquistato l’intera regione di Lugansk, grazie alla caduta di Lysychansk, ultima città in mano a Kiev, le forze russe si stanno focalizzando sulla vicina regione di Donetsk. Mosca ha già sferrato attacchi con artiglieria verso Sloviansk e Kramatorsk, le due roccaforti ucraine più importanti di Kiev nel Donetsk.
L’esercito russo si trova ormai a soli 16 chilometri dalla città di Sloviansk, e lo scontro per il controllo della città sarà con ogni probabilità “la prossima sfida chiave” nella battaglia per il Donbass. È quanto prevede l’intelligence militare britannica nel suo ultimo bollettino sulla guerra in Ucraina. “C’è una possibilità reale che la battaglia per Sloviansk sarà la prossima sfida chiave nella lotta per il Donbass“, si legge su Twitter.
Il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha esortato gli ultimi civili rimasti nell’area, si parla di circa 350 mila persone, a lasciare la zona. “Il destino dell’intero Paese sarà deciso dalla regione di Donetsk. Se ci saranno meno persone, saremo in grado di concentrarci di più sul nostro nemico e svolgere i nostri compiti principali”, ha detto il governatore.
Lavrov: morte di civili in Donbass è responsabilità occidentale
È falso quanto dichiarato da Kiev secondo cui sarebbe stato lo stesso esercito di Mosca a colpire le città russe per ostacolare la consegna delle armi occidentali. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una conferenza stampa, dopo l’incontro col ministro degli Esteri vietnamita Bui Thanh Son. “In breve, stanno mentendo. E i fatti sono ben noti, questi fatti sono presentati quotidianamente dal nostro ministero della Difesa”, ha dichiarato Lavrov. “Chiaramente, i Paesi occidentali dovrebbero rendersi conto delle proprie responsabilità, indipendentemente da quello che viene detto da Zelensky e i suoi uomini. L’Occidente dovrebbe rendersi conto della propria responsabilità per la morte di civili, in primo luogo, nel Donbass e in altri parti dell’Ucraina dove il regime di Kiev sta usando queste armi contro la popolazione civile”.