Ucraina, Mosca annuncia: “Lysychansk è caduta, nelle nostra mani l’intera regione di Lugansk”

Il Cremlino annuncia la conquista della città di Lysychansk e la caduta in mano russa di tutta la regione di Lugansk.

Kiev al momento nega ma nel tardo pomeriggio arriva una prima parziale ammissione da parte della presidenza ucraina.

Il ministro della Difesa russo, Serghey Shoigu ha annunciato ieri al presidente russo, Vladimir Putin, di aver conquistato la città di Lysychansk. La Repubblica popolare di Lugansk dunque è interamente in mano russa. Anche il leader ceceno Ramzan Kadyrov, ha annunciato la “liberazione” di Lysychansk.

Kiev ha negato la caduta di Lysychansk in mano russa, affermando che le sue forze stavano stanno sopportando un intenso bombardamento russo. Ma la città non era ancora stata conquistata.

Nel tardo pomeriggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso che la regione del Lugansk potrebbe finire sotto il controllo delle forze russe, ma che nei pressi di Lysynchansk gli scontri sono ancora in pieno svolgimento. Dunque ancora non si può affermare che la città sia sotto il controllo di Mosca. Il capo di stato dell’Ucraina lo ha detto in una conferenza stampa assieme al premier australiano Anthony Albanese a Kiev.

Ci sono rischi che l’intera regione di Lugansk venga occupata. Ma bisogna anche capire che la situazione può cambiare ogni giorno”, ha affermato Zelensky. Le città ucraina sono sotto il tiro di missili e raid aerei russi. Come ha detto Zelensky nel suo discorso di ieri sera, combattimenti feroci proseguono lungo tutta la linea del fronte nel Donbass“. “Oggi l’esercito russo ha continuato a lanciare missili contro le nostre città. Nella sola serata ci sono stati già sei attacchi missilistici, per un totale di 12 missili. A Mykolaiv, nella regione di Donetsk continuano gli attacchi aerei”.

Bombardata base militare russa a Melitopol e la città russa di Belgorod

Nella notte di sabato, le forze armate ucraine hanno contrattaccato a Melitopol, occupata dall’esercito russo. L’attacco è stato confermato da Ivan Fedorov, sindaco della città nella zona sud-orientale dell’Ucraina Paese. L’obiettivo degli attacchi missilistici, ha detto, era una delle basi militari degli invasori russi.

Sempre nella giornata di ieri ci sono state esplosioni nella città russa di Belgorod, vicino al confine con l’Ucraina. Nell’attacco sono state uccise almeno tre persone e quattro sono rimaste ferite, tra le quali un bambino di dieci anni e un adulto che si trova in gravi condizioni. Lo riferisce, Vyacheslav Gladkov, il governatore della regione. L’esplosione ha danneggiato 11 condomini e 39 case private, cinque delle quali completamente distrutte.

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