Pechino avvia esercitazioni militari su larga scala attorno a Taiwan

È la più grande operazione di tutti i tempi nella zona da parte delle forze armate cinesi. Taiwan si prepara “alla guerra senza cercare la guerra”.

Sempre più alta la tensione con Pechino dopo la visita sull’isola di Nancy Pelosi.

Le forze armate cinesi hanno dato inizio a esercitazioni militari nel mare che circonda l’isola di Taiwan. Lo ha reso noto l’emittente statale CCTV. “Dalle 12:00 di oggi (ore 6 italiane) alle 12:00 del 7 agosto, si svolgerà un’importante esercitazione militare dell’Esercito Popolare di Liberazione”, ha fatto sapere la CCTV in un post sui social media che comprendeva una mappa di Taiwan.

L’esercito di Taiwan si sta preparando “alla guerra senza cercare la guerra”, mentre la Cina ha cominciato le più grandi manovre militari della sua storia attorno all’isola. “Il Ministero della Difesa nazionale sottolinea che si atterrà al principio di prepararsi alla guerra senza cercare la guerra, si legge in una nota.

Borrell (Ue) parla di “attività militare aggressiva” da parte cinese

“Non è giustificato usare una visita come pretesto per un’attività militare aggressiva nello stretto di Taiwan. È normale e corretto che i legislatori dei nostri Paesi viaggino a livello internazionale. Invitiamo tutte le parti a mantenere la calma, a esercitare la moderazione e ad agire con trasparenza”. È quanto commenta su Twitter il capo della diplomazia europea Josep Borrell, da Phnom Penh, dove è in corso una riunione dei ministri degli Affari esteri dell’Asean.

Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha nuovamente condannato la visita a Taiwan della presidente della Camera dei Rappresentanti americana, Nancy Pelosi, bollandola come un’azione “maniacale, irresponsabile e altamente irrazionale” da parte degli Usa. Intervenendo alla riunione dei ministri degli Esteri dell’ASean a Phnom Penh, in Cambogia, Wang – come riporta la televisione statale cinese Cctv – ha detto che Pechino ha fato il massimo sforzo diplomatico per scongiurare la crisi, ma “non permetterà mai che i suoi interessi fondamentali vengano danneggiati”.

Le misure attuate adesso e quelle future, ha ammonito il numero uno della diplomazia cinese, rappresentano contromisure difensive necessarie e tempestive, pesate e valutate con estrema attenzione, che mirano alla tutale della sovranità e della sicurezza nazionale, in linea col diritto internazionale e nazionale.

Presidente Taiwan ringrazia il G7 per il suo sostegno alla pace

“Grazie al G7 per il sostegno alla pace e alla stabilità della regione. Taiwan è impegnata a difendere lo status quo e la nostra democrazia faticosamente conquistata. Lavoreremo con i partner che la pensano allo stesso modo per mantenere libera e aperta” la regione dell’Indo-pacifico. Lo comunica su Twitter il presidente di Taiwan Tsai Ing-wen. Il sito web del Ministero della Difesa di Taiwan è stato colpito da attacchi informatici ed è temporaneamente andato offline. Lo ha fatto sapere lo stesso ministero, spiegando che sta operando a stretto contatto con altre autorità per cercare di migliorare la sicurezza informatica mentre sale la tensione con Pechino.

Tensione che potrebbe sfociare in un “conflitto aperto”. È il timore palesatosi nel corso della riunione ministeriale annuale tra l’Unione europea e l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (Asean) in corso di svolgimento in Cambogia, a Phnom Penh. I ministri degli Esteri dell’Asean non nascondono di essere “preoccupati” dalle manovre militari su larga scala annunciate da Pechino attorno all’isola di Taiwan.

I ministri hanno rilasciato una dichiarazione comune, dove affermano che “l’Asean è preoccupata per l’instabilità internazionale e regionale, in particolare per i recenti sviluppi nell’adiacente regione dell’Asean, che possono portare a errori di calcolo, a seri confronti, a conflitti aperti e a conseguenze imprevedibili per le grandi potenze”.

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