“Se solo sapessero… “, le parole a sorpresa della sorella della Meloni

In un lungo post su Facebook Arianna Meloni – la sorella di Giorgia Meloni – ha ripercorso la campagna elettorale e la carriera politica della sorella.

Ne esce fuori un quadro più intimo della leader di FdI, che mette in luce un percorso di vita non sempre facile.

Le due sorelle Meloni: Arianna e Giorgia – Meteoweek

Orgoglio, stima, vicinanza, affetto. C’è tutto questo mescolio di sentimenti nella lettera mandata da Arianna Meloni alla sorella Giorgia, la vera trionfatrice con Fratelli d’Italia nel voto di ieri. Una lettera, subito diventata virale sui social network, dove Arianna non solo augura buon lavoro alla sorella ma ripercorre anche la campagna elettorale appena conclusa.

Se solo sapessero l’ansia che hai provato, come quella prima volta a Porta a Porta”, l’incipit: “Le notti passate in bianco a studiare. I silenzi e le angosce, spesso insieme, per capire, riflettere e guardarsi intorno. Gli sfoghi, quando eri troppo stanca e sapevi che con me potevi mostrare il tuo lato vulnerabile. Non ti ho visto mai cedere alle lusinghe del potere, mai privilegiare il tuo interesse personale rispetto a quello che consideravi giusto fare per questa Nazione”. Così le sue parole su Facebook.

Ma il racconto di Arianna va oltre la campagna elettorale e finisce per abbracciare, com’è naturale, una vita intera. Un percorso disseminato di molti ostacoli e di aiuti scarsi, anzi inesistenti. Ma proprio questo ha reso Giorgia, dice la sorella, “una persona e un leader credibile”. Tanto credibile “da essere riuscita ad affermarsi come donna e come madre in un mondo che soprattutto alle donne non regala nulla”.

Un ricordo all’insegna di Tolkien

E poi la citazione letteraria di un classico come “Il Signore degli anelli” di Tolkien per sottolineare l’orgoglio di essere la sorella della leader di FdI: “Ti accompagnerò sul monte Fato a gettare quell’anello nel fuoco, come Sam con Frodo, sapendo che non è la mia storia che verrà raccontata, ma la tua, come è giusto che sia. Mi basterà sapere che sono stata utile in qualche modo in questa grande avventura che stai costruendo, perché quando avevi bisogno di riposare, di piangere, di rilassarti o di un consiglio, io c’ero”.

Arianna nella sua lettera ripercorre la carriera politica della sorella. A cominciare dal congresso di Alleanza Nazionale del 2002, con una Giorgia Meloni allora venticinquenne timorosa di fare una figuraccia davanti a 5 mila persone. “Eri terrorizzata”, ricorda la sorella della leader di Fratelli d’Italia, all’epoca del discorso presidente dei giovani del partito: “Poi hai cominciato a parlare e la sala è rimasta muta, ad ascoltare”.

Ma Arianna ha voluto ricordare le parole – ancora una volta di Tolkien – usate dalla sorella per chiudere quel discorso di vent’anni fa: “Non sta a noi dominare tutte le maree del mondo. Il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare”.

Infine, l’augurio di un buon lavoro, con una certezza: “Io ci sono e non sono l’unica. Questa volta siamo in tanti”.

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