Sea Watch: finanzieri “potevamo morire schiacciati” Carola: scusatemi

Lampedusa. I finanzieri a bordo della motovedetta che ha tentato di bloccare l’ingresso in banchina dell’imbarcazione Sea Watch 3: “Se non fossimo riusciti a compiere una manovra veloce saremmo morti”.

Motovedetta Guardia di Finanza negli istanti in cui la Sea Watch 3 l'ha colpita - meteoweek.com
Motovedetta Guardia di Finanza negli istanti in cui la Sea Watch 3 l’ha colpita – meteoweek.com

“Noi? Abbiamo solo intimato l’alt. È il comandante che, deliberatamente, non ha fermato la nave e ci è venuta addosso, senza curarsi delle conseguenze. Se non fossimo riusciti a compiere una manovra veloce probabilmente saremmo morti”. Queste sono le dichiarazioni dei cinque militari rilasciate al Corriere della Sera a bordo della motovedetta della Guardia di Finanza che nella notte di venerdì. I finanzieri hanno tentato di bloccare l’imbarcazione, che è stata successivamente sequestrata, della nave Sea Watch 3 con 40 migranti a bordo, la comandante Carola Rackete con il suo equipaggio e la delegazione del Pd. La manovra azzardata della Comandante ha fatto in modo che la motovedetta venisse schiacciata contro il molo dalla stazza del natante Olandese Ong.

Aggiungono: “Noi siamo uomini dello Stato”, abbiamo il dovere di far rispettare le leggi. E rispettare noi stessi le direttive che ci vengono date. Abbiamo passato tre giorni a bordo senza dormire un attimo per contrastare i tentativi di avvicinamento. E abbiamo agito nel profondo rispetto di tutte le norme. Senza preoccuparci di mettere a repentaglio la nostra vita perché in quell’incidente potevamo essere morti”. In buona sostanza, i finanzieri spiegano che i parabordi, una volta che hanno colpito la banchina, hanno creato un effetto elastico ed entrambe le imbarcazioni si sono allontanate di pochi metri dalla banchina, è lì che la motovedetta, grazie ad una manovra rapida ha trovato un via di uscita per non essere schiacciata.

I militari spiegano che il loro dovere è quello di eseguire gli ordini imposti: “Ci siamo messi a protezione della banchina. Il nostro compito è non far attraccare le navi prive di autorizzazione e la Sea Watch si è avvicinata manovrando con le eliche di prua, spinta dal vento. Da bordo ci hanno detto “spostatevi” e nient’altro, il comandante non ha fatto nulla per evitarci».

Fonti della Guardia di Finanza, fanno sapere che al momento del fermo della ex Comandante della Sea Watch 3, la stessa si sia scusata per la manovra che ha compiuto. L’avvocato Leonardo Marino riferisce all’AGI: “Siamo rimasti in caserma sei ore, si sono dette tante cose. Non posso confermare né smentire che la mia assistita abbia porto delle scuse. Può essere una notizia ma per la difesa è tecnicamente irrilevante“.

Carola Rackete Comandante Nave Sea Watch - meteoweek.com
Carola Rackete Comandante Nave Sea Watch – meteoweek.com

Martedì 2 luglio, si attende la convalida dell’arresto da parte della Procura della Repubblica di Agrigento. La Ong Sea Watch, rende noto in un comunicato su twitter: “Carola è agli arresti domiciliari. È attesa entro martedì la convalida dell’arresto da parte del GIP. La si sposterà in provincia di Agrigento. La nostra Comandante NON ha rilasciato nessuna intervista. Quelle pubblicate oggi sono libere interpretazioni dei fatti”.

 

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