Settimana cruciale per la Manovra: stretta finale su gioco e prime case

Una trentina gli emendamenti che saranno votati in commissione Bilancio al Senato. Ipotesi stretta sulle finte prime case per aggirare l’Imu. Verso un nuovo aumento del prelievo sui giochi.

stretta finale su finte prime case e gioco
Si prevedono aumenti prelievo sul gioco

Una trentina gli emendamenti dei relatori, che saranno votati lunedì in commissione Bilancio al Senato. Il ministro Gualtieri anticipa “parere negativo” su una proposta che mirava a contrastare il fenomeno della “seconda prima casa” nei luoghi di vacanza. Gli enti locali potranno riscuotere le imposte con il nuovo accertamento esecutivo anche per le quote relative ad annualità precedenti non ancora prescritte. Il governo, chiusa l’intesa politica, cerca la quadra sulle coperture. Sale al 3,5% l’aggravio Ires sui concessionari.

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La copertura delle novità sulle microtasse non è l’unica grana che il governo deve ancora risolvere: altre risorse verranno infatti a mancare perché cambia la nuova ‘Robin tax’ sui concessionari pubblici. L’esecutivo ha deciso di limitare l’aumento triennale dell’imposta Ires al settore dei trasporti, dalle autostrade a porti e aeroporti, ma in compenso l’aggravio sarà del 3,5% e non del 3% come emerso nei giorni scorsi. Ci sono poi anche altri capitoli della manovra ancora in cerca di copertura: si va dalla proroga della cedolare secca per i negozi a quella del bonus verde e lo sconto del 36% per sistemare terrazzi e giardini.

stretta finale su finte prime case e gioco
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Manovra, settimana cruciale. Sul tavolo una trentina di emendamenti dei relatori

Tra le modifiche proposte dai relatori Dario Stefano (Pd) e Rossella Accoto (M5S), spicca  la precisazione che gli enti locali dall’1 gennaio potranno riscuotere le imposte di loro competenza con il nuovo strumento dell’accertamento esecutivo anche per le quote relative ad annualità precedenti non ancora prescritte. Ci sono poi il recepimento del decreto Alitalia, che sblocca altri 400 milioni di prestito alla compagnia, e assunzioni nei ministeri, nelle capitanerie di porto e nell’avvocatura, fondi per gli Istituti tecnici, per i quali andranno determinati ogni due anni gli standard organizzativi e le Zes, zone economiche speciali, in Veneto.

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Poi due misure per coprire le carenze di organico nella sanità: una proroga delle norme per la stabilizzazione dei precari del Servizio sanitario nazionale, medici, infermieri e tecnici, fino al 2022. E lo scorrimento delle graduatorie in sanità per l’assunzione anche di idonei non vincitori.

Proposto anche uno sconto “dal 30 al 40 per cento” sul canone unico, che dal 2021 assorbirà varie tasse locali come l’occupazione di suolo pubblico, per i “mercati che si svolgono con carattere ricorrente e con cadenza settimanale”. Uno stanziamento di 500mila euro l’anno, a partire dal 2020, per i “teatri di proprietà dello Stato all’estero”. Infine, 100 assunzioni al dipartimento per la giustizia minorile e di comunità per consentire ai minori di scontare la pena in comunità anziché in carcere. Si punta all’assunzione di assistenti sociali e pedagogisti, che entreranno in servizio da ottobre. Un altro emendamento chiede l’assunzione di altri 18 funzionari da destinare sempre agli uffici di esecuzione penale esterna (cioè fuori dal carcere), mentre altre 160 assunzioni arriveranno per l’organizzazione decentrata del ministero della Giustizia.

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Conte e Gualtieri
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