Milano, muore investito un detenuto in semilibertà

I rielivi sul posto dell’incidente sono stati affidati ai carabinieri di Corsico. Alberti travolto da una Ford Fiesta guidata da milanese di 30 anni, residente a Novate. Il conducente si era fermato subito a prestare soccorso

E’ morto investito da una automobile nella notte tra domenica e lunedì il detenuto Marco Alberti. L’uomo, nato a Verona 60 anni fa e con precedenti per omicidio e soppressione di cadavere, attualmente viveva in semilibertà con obbligo di rientro al carcere di Bollate.

Subito dopo l’incidente, avvenuto pochi minuti prima dell’una di questa notte all’altezza di Kiabi, sul posto l’azienda regionale emergenza urgenza ha inviato un’ambulanza e un’automedica in codice rosso. L’intervento tempestivo non è bastato. Le condizioni del sessantenne erano disperate ed effettivamente è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale. Troppo gravi i traumi riportati in varie zone del corpo.

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Fu condannato nel 1998 per l’omicidio Panozzo

Secondoi i carabinieri della Compagnia di Corsico, Alberti era a piedi quando è stato travolto da una Ford Fiesta guidata da un milanese di 30 anni residente a Novate. Il conducente si è fermato subito a prestare soccorso. Gli agenti lo hanno sottoposto all’alcol test ma è risultato negativo. La sequenza dell’incidente è ancora da capire ed è al vaglio degli inquirenti, che cercano elementi per ricostruire il percorso di Alberti.

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Condannato per l’omicidio di Antonio Panozzo, ucciso e bruciato nel 1998 nel veronese, era detenuto nel carcere di Bollate in regime di semilibertà. Arrivato in ospedale all’Humanitas conpolitraumi e in arresto cardiaco, ha trovato il capolinea. I medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

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