Pedofilia nella Chiesa, record assoluto di denunce nel 2019

La presa di posizione di Papa Francesco apre una nuova era. Denunciati ben mille casi di abusi sessuali nel solo anno 2019. L’ufficio preposto: “Personale letteralmente sommerso di documentazione”

Le denunce di abusi sessuali da parte del clero, ricevute dall’ufficio vaticano, giungono a quota mille in un anno. Provengono da tutto il mondo, anche da paesi fino a questo punto inediti. Lo ha reso noto Kenney (capo ufficio sezione Disciplinare nella Congregazione), dichiarandosi preoccupato per un trend in crescita vertiginosa.

Rispetto a qualche decennio fa, infatti, i numeri sembrerebbero inquietanti. “Per evadere tutta la documentazione che arriva riferita all’anno 2019 – spiega – il personale dovrebbe lavorare sette giorni su sette. Siamo letteralmente sommersi e, devo constatarlo, giungono documenti da paesi mai sentiti prima. O presenti in maniera marginale. Argentina, Cile, Messico, Polonia, Italia, Stati Uniti. Potremmo parlare di personale sopraffatto dalle carte”.

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“Si dia una seconda possibilità alla Chiesa”

Kennedy ha ammesso senza troppi giri di parole le difficoltà del periodo e la mancanza di fiducia crescente. Tanto, troppo scetticismo alla base. “Probabilmente – ammette – se non fossi un prete e avessi un bambino maltrattato, smetterei di andare a messa. Il Vaticano, però, si è preso l’impegno di esaminare i casi e combattere gli abusi. E’solo questione di tempo, li prenderemo in esame tutti”.

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“Cosa aspettarsi dal futuro? Non c’è molto da dire. Esamineremo i casi dal punto di vista forense e garantiremo il giusto risultato, con la massima trasparenza. Non si tratta – prosegue Kennedy – di riconquistare la gente. La fede resta un qualcosa di molto personale. C’è la possibilità, invece, di lasciar dire alla gente: ‘forse bisogna dare alla chiesa la seconda possibilità di ascoltare il messaggio’.

 

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