Dopo la vittoria di Jennifer Aniston ai Sag Awards per il suo ruolo in The Morning Show, serie prodotta da Apple e incentrata sulle torbide vicende di un anchorman accusato di molestie sessuali, arriva una notizia che mette in dubbio il ritorno di Steve Carell per una seconda stagione.
AppleTV+ e gli agenti dell’attore non sono ancora giunti ad un accordo sulla presenza di Steve Carell nei prossimi episodi di The Morning Show, la serie Apple TV+ della quale è protagonista insieme a Reese Whiterspoon e Jennifer Aniston.
The Morning Show, in forse la presenza di Carell
Non sono stati comunicati gli eventuali problemi che hanno impedito il rinnovo del contratto. Eppure, nonostante il finale della prima stagione non suggerisse un coinvolgimento diretto del personaggio interpretato da Carell negli eventi futuri, la showrunner Kerry Ehrin aveva affermato che avrebbe voluto rivedere l’attore anche nella seconda stagione.
The Morning Show, al lavoro sulla seconda stagione
Una dichiarazione che evidentemente dimostra la volontà di non archiviare la storia di Mitch Kessler dopo i primi dieci episodi. Ma nel corso del press tour organizzato dalla Television Critics Association, Michael Ellenberg, tra i produttori esecutivi dello show, ha affermato di non sapere nulla riguardo il rinnovo del contratto dell’attore. Una situazione di incertezza che ormai si protrae da oltre un mese.
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The Morning Show, di cosa parla la serie Apple
Partita un po’ in sordina, The Morning Show è riuscita a conquistarsi nel tempo il riconoscimento di critica e pubblico soprattutto grazie alla capacità di non trattare in maniera troppo manichea un tema delicato come quello delle accuse di molestie sul luogo di lavoro. Lo show evita di dividere i suoi protagonisti tra buoni e cattivi, ma invece cerca di muoversi in una zona grigia di complessità e ambiguità, mettendo in scena degli eventi su cui è sempre difficile avere una opinione netta.
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The Morning Show non si limita a puntare facilmente il dito per creare il melodramma, ma addirittura sembra ispirarsi a serie tv seminali come Mad Men o The Wire, evitando di seguire in ogni momento la trama principale, ma invece interessandosi a tutti i minuscoli conflitti che animano la redazione dello show (immaginario) mattutino più visto d’America.
