Coronavirus, British Airways verso un taglio dei posti di lavoro

Coronavirus: la British Airways va verso un taglio dei posti di lavoro. L’amministratore delegato: “Una crisi globale peggio dell’11 settembre”.

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(Foto di Thomas Lohnes, da Getty Images)

L’emergenza coronavirus e il conseguente blocco dei voli iniziano a far sentire il loro peso sui lavoratori del trasporto aereo. I voli vengono bloccati, le frontiere si chiudono. Ad esempio è giusto di ieri la notizia della replica dell’Unione Europea all’inaspettata decisione del presidente Usa Donald Trump: sospendere dal 13 marzo i voli tra gli Stati Uniti e l’Europa a causa della diffusione del coronavirus in molti Paesi europei.

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La crisi economica è ormai inevitabile, anche in questo settore. Per questo la British Airways si prepara a un taglio dell’organico. Il numero dei posti di lavoro che andranno perduti è tutt’ora imprecisato. Il tentativo è quello di sopravvivere con ogni mezzo a una crisi profonda di dimensione globale. L’amministratore delegato Alex Cruz ha infatti affermato in una comunicazione interna rivelata dal Financial Times: “E’ una crisi globale di proporzioni senza precedenti“. Aggiunge anche che è persino peggiore di quella scatenata sul settore aeronautico “dalla diffusione della Sars o dall’11 settembre“. Per questo sarà necessario ricalcolare le uscite e l’organico.

Coronavirus, la reazione delle compagnie aeree al blocco dei voli

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(Foto di Andreas Solaro, da Getty Images)

Nel frattempo in Germania Lufthansa si prepara a chiedere aiuti di Stato. Lo rivela il quotidiano economico Handelsblatt. Secondo il giornale tedesco, il Ceo Carsten Spohr della compagnia in un video messaggio interno avrebbe spiegato di avere contattato i governi in cui l’azienda ha le proprie sedi. La richiesta sarebbe di ottenere, da subito, un sostegno pubblico.

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Anche Alitalia si trova in estrema difficoltà: questa settimana i voli offerti da Alitalia hanno subito un taglio di 81.000 posti in meno rispetto alla scorsa settimana. Tradotto in percentuali, si tratta di un taglio pari al 22% dei posti. L’autore dell’analisi su Oag, John Grant, sottolinea che il taglio deciso da Alitalia “replica quelli visti in Cina nelle prime settimane dell’esplosione dell’epidemia coronavirus, quando compagnie come China Eastern hanno abbattuto del 31% la capacità in una settimana e Air China del 22%”.
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