Paolo Sorrentino | le 5 commedie consigliate dal regista per la quarantena

Paolo Sorrentino, intervistato da Alessandro Cattelan nella puntata di EPCCA live, dopo aver fatto immediato ritorno da Los Angeles in Italia, ha consigliato cinque commedie da vedere durante questi giorni di quarantena. Ecco quali sono.

Alessandro Cattelan ha chiesto un consiglio per i film da vedere in questa quarantena, che costringe al distanziamento sociale e allo stare, quindi, il più possibile a casa, direttamente al premio Oscar Paolo Sorrentino. “Strategicamente adesso consiglierei le commedie, non i film inquietanti di Fellini che amo”, ha risposto il regista. Ecco quali sono le cinque commedie consigliate dall’autore partenopeo.

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Prima pagina

Prima pagina è un film del 1974 diretto da Billy Wilder. Commedia sul mondo del giornalismo, è tratto dall’omonima opera teatrale del 1928 di Ben Hecht e Charles MacArthur, di cui erano già state realizzate due trasposizioni cinematografiche: The Front Page di Lewis Milestone nel 1931 e La signora del venerdì di Howard Hawks nel 1940. Benché Wilder fosse contrario ai remake, in questo caso fece un’eccezione. Ma il regista non fu mai soddisfatto del risultato finale, inserendo il film tra quelli che meno gli piacevano tra i suoi. Paolo Sorrentino, evidentemente, non è d’accordo.

Amici Miei

Amici miei, capolavoro del 1975 diretto da Mario Monicelli, è uno degli esempi migliori della “commedia all’italiana”. Il progetto del film apparteneva inizialmente a Pietro Germi, che non ebbe però la possibilità di realizzarlo a causa del sopraggiungere della malattia che lo condusse alla morte nel 1974. Nei titoli di testa del film si è voluto rendere omaggio all’autore con la scritta: “Un film di Pietro Germi”. Per la regia di Mario Monicelli. È il film da cui nasce il termine supercazzola, utilizzato oggi nel gergo comune per indicare un giro di parole privo di alcun senso.

Non ci resta che piangere

“Alt! Chi siete? Cosa portate? Sì, ma quanti siete? Un fiorino!”. L’avvertimento dato dallo svogliato doganiere ai personaggi di Roberto Benigni e Massimo Troisi, tornati indietro nel tempo a Frittole, un immaginario borgo toscano “del 1400, quasi 1500”, è entrato nella storia del cinema e nell’immaginario collettivo del pubblico italiano. La scena dogana fu girata più e più volte perché i due attori non riuscivano a restare seri. I due comici, a metà film, avevano girato talmente tanto materiale superfluo che furono costretti a cancellare alcuni episodi, come ad esempio quello che avrebbe dovuto vedere il loro amico comune Marco Messeri nei panni di Savonarola.

Compagni di scuola

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Film del 1988 diretto e interpretato da Carlo Verdone, dichiaratamente ispirato, per ammissione stessa del regista, all’analogo statunitense del 1983 Il grande freddo di Lawrence Kasdan, nacque da uno spunto autobiografico. L’idea venne infatti allo stesso Verdone e al suo compagno di scuola, nonché futuro cognato, Christian De Sica, dopo una rimpatriata dai tristi esiti. La colonna sonora, analogamente a Il grande freddo, rivisita brani degli anni sessanta e settanta.

Miseria e Nobiltà

Secondo Paolo Sorrentino il film del 1954 con Totò, diretto da Mario Mattoli e tratto dall’omonima opera teatrale di Eduardo Scarpetta, avrebbe numerose affinità con il recente film sudcoreano Parasite, vincitore del premio Oscar. Nel film Totò interpreta il celebre personaggio di Felice Sciosciammocca, squattrinato con un passato da “sciupafemmine”, separato dalla moglie Bettina, che vive alla giornata lavorando come scrivano sotto il Teatro San Carlo.

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