David Lynch | i cinque film da vedere per capire il suo cinema

Nel giorno in cui la celebre serie Twin Peaks, creata da David Lynch e Mark Frost, compie 30 anni, celebriamo il genio del regista americano attraverso i cinque film indispensabili per capire fino in fondo il suo cinema.

Non c’è dubbio che la serie tv Twin Peaks sia ancora oggi l’opera più conosciuta e apprezzata di David Lynch. Ma è impossibile capire fino in fondo il suo cinema surreale solo attraverso gli episodi dello storico show Abc (poi passato a ShowTime per la terza stagione del 2007). Ecco quali sono i cinque film da vedere assolutamente per potersi immergere nelle “acque profonde” del cinema di David Lynch.

Velluto Blu (1986)

Velluto Blu è il film che codifica definitamente diversi elementi poi diventati ricorrenti nella filmografia di Lynch, come la presenza di donne vittime di abusi, l’aspetto torbido ed inquietante delle piccole città di provincia e l’utilizzo non convenzionale di canzoni vintage (Blue Velvet di Bobby Vinton e In Dreams di Roy Orbison) in scene molto forti. Le tende rosse fanno da sfondo in una delle sequenze chiave, diventando un marchio di fabbrica del regista. Velluto Blu segna inoltre l’inizio della collaborazione di Lynch col compositore Angelo Badalamenti.

Eraserhead (1977)

“Ero un pittore. Dipingevo e frequentavo una scuola d’arte. Non ero interessato ai film. Un giorno ero seduto in un enorme studio, davanti a me avevo un dipinto non ancora ultimato, ritraeva un giardino notturno. C’era molto nero, e dall’oscurità emergevano alcune piante verdi. Improvvisamente queste piante iniziarono a muoversi, e fu come se sentissi un alito di vento. Fu così che pensai ai film come la via con cui permettere ai dipinti di muoversi”. In queste parole c’è tutto il senso del cinema lynchiano e la sua idea di suggestionare attraverso le immagini. Eraserhead – La mente che cancella, esordio del 1977, rimane ancora oggi uno dei suoi film più inaccessibili.

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Mulholland Drive (2001)

Originariamente concepito come il pilot di una serie televisiva, il piano di Lynch era quello di concludere il film con un finale aperto che lasciasse la possibilità per un potenziale proseguimento in tv. Dopo aver visto la versione del regista, i dirigenti televisivi la respinsero. Lynch quindi fornì un finale al progetto, rendendolo un lungometraggio ambiguo ed indecifrabile. Il regista si rifiutò di fornire una spiegazione delle sue intenzioni per la narrazione, lasciando al pubblico, ai critici e ai membri del cast il gusto di speculare su quello che traspariva dal film. Una storia d’amore nella città dei sogni.

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Cuore selvaggio

Interpretato da Nicolas Cage, Laura Dern, Diane Ladd, Harry Dean Stanton e Willem Dafoe, il film cala una classica storia d’amore shakespeariana nel contesto grottesco di eventi bizzarri e scene di violenza malsana. Il risultato è un road movie atipico e un grottesco omaggio alla storia del Mago di Oz. Il regista, rimasto folgorato dal talento di Sheryl Lee e di Sherilyn Fenn, decise di scritturarle per la serie Twin Peaks.

Fuoco cammina con me

Fischiatissimo a Cannes, dove fu presentato nel 1992, il prequel cinematografico della serie tv Twin Peaks è forse uno dei progetti più cari allo stesso Lynch, tanto che con la terza stagione del 2017 lo rende una visione indispensabile per capire ciò che succede. Non solo ne riprende le atmosfere, ma anche e soprattutto gli snodi di sceneggiatura, rendendo quel capitolo della sua filmografia a lungo considerato “un passo falso” indispensabile per comprendere il Ritorno della serie.

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