Usa: morta Linda Tripp, talpa del caso Lewinsky-Clinton

Linda Tripp, la talpa che ha permesso agli inquirenti di ricevere le registrazioni nel caso scandalo Lewinsky-Clinton, è morta negli Usa all’età di 70 anni.

Usa- morta Linda Tripp, talpa del caso Lewinsky-Clinton (Getty) - meteoweek.com
Usa- morta Linda Tripp, talpa del caso Lewinsky-Clinton (Getty) – meteoweek.com

Linda Tripp registrò le conversazioni tra la stagista Monica Lewinsky e Bill Clinton, che in castrarono il presidente e lo fecero mettere in stato d’accusa dalle Camere nel 1998. L’anno successivo, nel 1999, il presidente Clinton fu assolto dal Senato.

La talpa dello scandalo Lewinsky-Clinton, Linda Tripp, aveva 70 anni ed era gravemente malata di tumore al pancreas, come ha rivelato la figlia poche ore prima della scomparsa della donna. Monica Lewinsky, appresa la notizia della malattia di Linda Tripp, ha commentato “Non importa il passato, spero che si riprenda. Non posso neanche immaginare quanto sia difficile per la sua famiglia“.

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Linda Tripp divenne famosa per le registrazioni segrete delle conversazioni avute con Monica Lewinsky, all’epoca stagista del presidente degli Stati Uniti, che consegnò al procuratore indipendente Kenneth Starr, la cui indagine determinò l’impeachment di Bill Clinton.

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Tripp contrattò la sua immunità per aver registrato illegalmente le conversazioni con la consegna delle audiocassette all’autorità giudiziaria americana. Linda Tripp consegnò al procuratore Starr anche il famoso vestito blu, indossato da Monica Lewinsky durante il rapporto con Clinton, che divenne la prova schiacciante del processo. Fu proprio Linda Tripp a consigliare a Monica Lewinsky di conservare il vestito senza lavarlo e rimuovere così le prove contenute.

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Il presidente Clinton inizialmente negò di aver avuto rapporti con la stagista e per tali dichiarazioni durante il processo fu anche accusato di falsa testimonianza sotto giuramento. Dopo l’assoluzione del presidente nel 1999, Linda Tripp affermò di aver agito per “dovere patriottico” e di aver registrato illegalmente le conversazioni con Monica Lewinsky.

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