Sardine: “Scellerata la movida notturna da Nord a Sud”

Un post sulla pagina Facebook delle Sardine condanna anche le istituzioni. “Il nostro non è moralismo, è responsabilità. Una serata fuori con gli amici può costare caro”.

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Le Sardine hanno fatto della riunione, dell’incontro e del confronto nelle piazze i loro capisaldi, fin dalla loro fondazione. Ma ora, com’è giusto che sia, si ritrovano a criticare e attaccare chi ha dato luogo a incontri di gruppo non autorizzati. Per questo motivo, sulla pagina facebook “6000 sardine” si legge un attacco sferrato dopo le notizie circolate nei giorni scorsi. Tanti assembramenti, molto pericolosi per la salute dei cittadini, mentre i bollettini svelano dati gravi, anche se in leggero e costante miglioramento giorno dopo giorno.

Sul post scritto dalle Sardine si fa una lotta senza quartiere a chi crea e consente questi assembramenti. “Dalla Lombardia alla Sicilia in questo weekend si è assistito spesso a comportamenti scellerati, di giovani e non, alla ricerca di una tanto agognata normalità”. E arriva anche un invito a intervenire, da parte delle istituzioni: “Alcuni Sindaci hanno dovuto porre dei limiti alla ripresa delle attività di bar, pub e locali pubblici. Una contromisura necessaria per evitare il rischio di un possibile aumento del contagio e così i commercianti dovranno sottostare a ulteriori restrizioni, mettendo a repentaglio la propria attività lavorativa”.

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Assembramenti in tutta Italia – meteoweek.com

La condanna delle Sardine nei confronti di chi sta contravvenendo alle regole, mettendo a rischio la salute propria e di chi sta vicino, è forte. Anche perchè i simboli della lotta al Coronavirus, ovvero le mascherine, non sembrano essere usate e trattate nella maniera corretta. “Strette di mano, abbracci, baci, drink condivisi e minime distanze. Mascherine al mento, al collo, in mano se non addirittura in tasca, come fosse una borsetta, un ornamento superfluo”. Gli autori del post ci tengono inoltre a precisare che il loro “non è moralismo, è responsabilità”.

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“È capire – prosegue il post – che una serata fuori, con queste condizioni, può costare la vita ai nostri cari. È realizzare l’orrenda verità con cui dovremmo convivere ancora per molto: la normalità non tornerà subito”. Ecco allora che le Sardine fanno capire che “lo stare insieme dovrà sottostare a barriere fisiche, dolorose ma necessarie perché è attraverso esse che preserviamo la nostra comunità”. Per finire con il messaggio finale: “A perdere la vita in una terapia intensiva, infatti, sarà chi è più debole, chi già sta lottando da tempo e chi di certo a quel drink non ha ceduto”.

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