Sgombero sede Casapound: Castelli esulta, Di Stefano recrimina

È avvenuto lo sgombero del noto edificio di via Napoleone III a Roma. Il leader del movimento di estrema destra denuncia: “Avvenuto solo un incontro”. Ma la Raggi aveva fatto aperta richiesta al Governo.

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È finalmente arrivata la svolta per quanto riguarda il noto edificio di Via Napoleone III a Roma. Quello che era il palazzo che dava la sede (in maniera abusiva) a Casapound, sarà infatti oggetto di uno sgombero. E così, il noto movimento di estrema destra dovrà presto trovarsi una nuova casa. Questo sgombero avverrà dopo che si è tenuto un incontro in questura, alla presenza anche di una rappresentanza del partito guidato da Davide Di Stefano. E non si tratta di un provvedimento deciso dall’oggi al domani, visto che il sindaco di Roma ci stava riflettendo da un po’.

Virginia Raggi, infatti, aveva inviato due lettere ai ministri della difesa e della giustizia. Lorenzo Guerini e Roberto Gualtieri hanno ricevuto le missive dal primo cittadino di Roma, per cercare di accelerare i tempi per far eseguire lo sgombero dell’immobile che ospitava la sede di Casapound. Tra le altre cose, oltre all’immobile di via Napoleone III, che si trova nel cuore del quartiere Esquilino, c’era nel mirino un altro stabile. Si tratta di un complesso edilizio situato a Ostia, in via delle Baleniere, che Casapound aveva occupato nei giorni scorsi in maniera totalmente abusiva.

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Il leader di Casapound Davide di Stefano – meteoweek.com

Nelle due lettere, diversificate tra loro, c’era ovviamente la richiesta di impiegare i propri poteri per poter dare il via allo sgombero. Al ministro Gualtieri, la Raggi aveva chiesto lumi in merito all’iter di sfratto nei confronti di Casapound per l’edificio di via Napoleone III, di cui il ministero dell’economia è proprietario. L’occupazione abusiva qui dura da 15 anni. Al ministro Guerini era invece stata chiesto più di un’informazione sul complesso di Ostia, che appartiene all’Aeronautica Militare e che ha visto la presenza di diversi esponenti di Casapound.

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E sono già arrivate le prime reazioni, dopo la notizia dell’ordine di sgombero dell’edificio storico di via Napoleone III a Roma. Il sottosegretario al ministero dell’economia, Laura Castelli, ha scritto un tweet in cui viene menzionata proprio la Raggi: “Ho appena saputo che è stato ordinato lo sgombero da Via Napoleone III a Casapound. Ci lavoriamo da tanto, finalmente si ristabilisce la legalità”. D’altro canto, Davide Di Stefano non può fare altro che masticare amaro: “C’è stato solo un incontro sulla richiesta di sgombero”, ha dichiarato il leader di Casapound. Di Stefano, in particolare, recrimina per la mancanza di nuovi incontri sul tema.

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