Valentina Pitzalis: oltre ogni ragionevole dubbio

La storia dell’incendio di Bacu Abis in cui morì Manuel Piredda raccontata attraverso le prove, le testimonianze e il processo a Valentina Pitzalis.

Valentina Pitzalis e Manuel Piredda: storia, prove, sentenza
Valentina Pitzalis e Manuel Piredda prima dell’incendio di Bacu Abis – meteoweek

4 giugno 2020: il Pm Gilberto Ganassi attraversa a lunghe falcate il corridoio, in mano ha un fascicolo, dentro ci sono i nomi di Valentina Pitzalis e Manuel Piredda. Il lockdown ha fermato i tribunali ma la fase 2 ha riaperto le porte alla giustizia. Oggi è un giorno importante per tutti in Italia perché si chiude una vicenda giudiziaria che tra dibattiti e rinvii va avanti da quasi 10 anni e che ha creato molto scalpore. In quella cartellina c’è la verità sull’incendio di Bacu Abis. Quella giudiziaria, perlomeno. Secondo la Procura di Cagliari, il 17 aprile del 2011 Piredda non morì ucciso dalla moglie Valentina, ma nel tentativo di portarla con sé nelle fiamme. In quell’atto depositato in tribunale c’è una richiesta di archiviazione, ma allora perché da anni sono in moltissimi a battersi per il rinvio a giudizio della ragazza dal volto sfigurato dalle fiamme? Cosa è successo veramente la notte dell’incendio di Bacu Abis?

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16 giugno: la Famiglia Piredda chiede la riesumazione del cadavere

il 16 giugno 2020 la Famiglia Piredda ha annunciato una conferenza stampa in cui dichiarerà pubblicamente di non arrendersi all’istanza di archiviazione e chiederà la riesumazione del cadavere di Manuel attraverso la pubblicazione di immagini esclusive. L’annuncio è atteso alle 10:30 presso la Sala Meeting del Sardegna Hotel, in via Lunigiana 50, a Cagliari. L’ingresso sarà autorizzato ai soli giornalisti invitati che avranno confermato di partecipare via mail. Per conoscere la storia di Valentina e Manuel scorri l’articolo!

Manuel Piredda e Valentina Pitzalis: prove contro Pitzalis

Manuel Piredda e Valentina Pitzalis si conobbero nel 2005, lei conviveva – meteoweek

Manuel Piredda e Valentina Pitzalis: l’incontro

Valentina e Manuel si sono conosciuti nel 2005 a Gonnesa, un comune di meno di 5000 abitanti nel sud della Sardegna, dove Manuel era nato e Valentina si era trasferita per vivere con un giovane del posto. Si incontrano in piazza ed è subito colpo di fulmine. Lei per dichiararsi incide una frase sul muretto della piazza centrale del Paese, che poi verrà cancellata anni dopo, durante il processo mediatico a cui viene sottoposta. Gli sguardi rubati, le parole sussurrate durano poco: Valentina deve partire per la Germania dove lavora come stagionale per la Ferrero ma le occasioni per sentire Manuel non mancano. Si chiamano, si scrivono lettere. Lei ha 22 anni, lui 27. Sono giovani, si amano, anche se da lontano. Lei tiene un diario in cui racconta di quanto vorrebbe poter stare con lui, nonostante le circostanze, nonostante siano ormai in due Paesi diversi. Il destino l’accontenta e nel dicembre del 2005 i due stanno ufficialmente insieme. Lei si trasferisce a casa dei genitori di lui e il 4 marzo del 2006 convolano a nozze. Sembra tutto perfetto nella vita di Valentina, eppure qualcosa sta per rompersi.

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Manuel Piredda: la verità dietro l'incendio di Bacu Abis
Manuel Piredda sposa Valentina Pitzalis nel 2006 ma poi si lasciano nel 2010 – meteoweek

Pitzalis e Piredda: una relazione tormentata

Gli anni del matrimonio sono in un primo tempo molto felici ma poi iniziano a logorarsi, secondo Valentina, a causa degli esasperanti comportamenti di Manuel, consumato dall’uso di Benzodiazepine. La paranoia, la necessità di mantenere il controllo sulla propria compagna, la gelosia: sono tutte attitudini che Valentina accetta ma che non riesce a sopportare a lungo e così i due si lasciano e si riprendono, continuamente. Quei mostri, quelle ossessioni che verranno poi messe nere su bianco in una perizia psichiatrica del 2009, si erano già palesati tra il 2002 e il 2003 quando Manuel, utilizzando la sigla anonima M31, aveva perseguitato la sua ex fidanzata E.P., una persecuzione fatta di minacce, diffamazioni, diffusioni di foto di nudo, scritte sui muri del paese, diffusione di testi diffamatori nella scuola della ragazza, rovinandole la vita, fino a costringerla a ritirarsi dall’istituto e cambiare la propria vita. Agli atti, lei non è la sola. Nel 2009 Manuel Piredda lascia la famiglia e si trasferisce a Bacu Abis mentre è ancora in corso il tira e molla con Valentina. Lei è andata via di casa ma poi torna e dorme spesso da lui. Lui si è rifatto una vita: frequenta altre ragazze ma non riesce a rinunciare a lei. Per la Pitzalis è lo stesso. Agli atti tantissimi messaggi:

  • 24/01/2011 ciao amore della terra… sbocco i msg… e ti auguro una splendida giornata terrestre! !! Grazie dei due bellissimi giorni passati insieme…e quanto!! ! se c’é la fai torna a trovarmi anke oggi… anke se non é notte! basta ke mi avvisi un po prima! se no magari vieni anke a dormire se vuoi ..vedi tu! un bacio grande grande… Buona giornata terrestre… ti mando i miei omaggi e i miei saluti telefonici ! kiss… Manuel
  • 27/01/2011 mi hai scritto ke eri triste… mi hai scritto ke il tuo cuore sanguinava…mi hai scritto tante cose! e ora io non ti posso scrivere ke mi manky! Non ti capiro mai ! Un Bacio! CNCC ki non combate cade… xké mi hai fatto lo sgambeto? nel mezzo della lotta?
  • 31/01/2011 Buonaninni e Sogni d’oro amore,anke a pisolino, fuffi, e karola…a domani ! vi mando 7000 baci,smak! smak! smak!:) ciaooo amooore! cosa mi racconti? Notte cara vale:*:*Ma tu dici ke : impossibbile, rincominciare,non ci possiamo riinnamorare, xké impossibbile, dimentikare…uuuoh, uuuoh!

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Valentina Pitzalis lamentava la gelosia ossessiva del marito ma non riusciva a tagliare i rapporti – meteoweek

L’incendio di Bacu Abis

La tragedia si consuma intorno alla mezzanotte della vigilia della Domenica delle Palme. Non è chiaro se sia stata Valentina ad essere chiamata da Manuel per consegnare un documento o il contrario ma i due si trovano nella stessa casa, in piena notte. Scoppia un incendio, Manuel non ce la fa e perde la vita avvolto dalle fiamme; Valentina viene salvata in tempo, per diverso tempo le sue condizioni restano critiche ma poi quando finalmente apre gli occhi tra le lacrime confessa: “Manuel ha tentato di uccidermi perché non volevo stare più con lui”. L’impatto è devastante ma la madre del giovane operaio, Roberta Mammusa, non ci sta e accusa la giovane di mentire; secondo i parenti sarebbe stata lei ad appiccare il fuoco per uccidere il giovane. La Pitzalis passa dall’essere il simbolo della lotta contro il femminicidio ad un’indagata a piede libero; così mentre i medici cercano di ricostruirle ciò che l’incendio ha distrutto, i carabinieri mettono a soqquadro la sua vita per capire cosa accadde davvero la notte tra il 16 e il 17 aprile 2011.

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Valentina Pitzalis dopo l’incendio ha scritto un libro: “Nessuno può toglierti il sorriso” – meteoweek

Le prove contro Manuel Piredda

A destare enorme sospetto intorno alla figura del Piredda è, prima di tutto, il ritrovamento stesso del corpo: all’ingresso dell’abitazione con guanti in gomma o lattice; dettaglio di notevole rilievo e indice di presunta premeditazione dell’azione omicidiaria che 6 anni dopo, in questa nuova fase della vicenda, la difesa della famiglia Piredda rigetta con forza in seguito a una analisi sulle immagini del fascicolo fotografico della scena del crimine che evidenzierebbero tutt’altra circostanza: si tratterebbe dell’effetto della sovraesposizione a un’elevata fonte di calore, quello che viene definito “fenomeno delle mani a guanto“. Valentina del resto nella primavera 2011 aveva in corso una relazione, che la prendeva molto con A. L., di Carbonia, all’epoca residente fuori dall’isola, con cui era già stata fidanzata per più di un anno a scuola. Una relazione confermata dallo stesso ragazzo interrogato durante l’indagine in corso. Una storia partita da poco ma pure coinvolgente, tanto che i due avevano organizzato di vedersi a Bergamo per passare parte delle vacanze di Pasqua insieme. La ragazza era in procinto di distaccarsi dal Piredda e questo offrirebbe un ottimo movente allo stesso.

Piredda venne denunciato anche da una sua ex – meteoweek

Le prove contro Valentina Pitzalis

Le prove a carico di Valentina si fonderebbero su alcune incongruenze sul documento che l’avrebbe spinta a casa dell’ex marito (un documento in cui si dichiarava che lei viveva con Manuel anche se è risaputo lei vivesse altrove), sul suo diario in cui in alcuni momenti si parlava di suicidio di coppia e su una lettera del lontano 2005 in cui lei minacciava di uccidere Manuel se le avesse mentito. Viene riesumato il corpo del ragazzo e da una perizia risulta fosse morto prima dell’incendio: la difesa parla di avvelenamento da sostanze tossiche che sono quelle usate per appiccare il fuoco, l’accusa invece sostiene che sia stata Valentina ad ucciderlo prima di dare tutto alle fiamme per confondere le acque. A peggiorare la posizione della giovane il fatto che lei stessa ha testimoniato di non aver subito violenza prima di quella tragica notte.

Valentina Pitzalis era stata denunciata dalla madre di Piredda, Roberta Mamusa, ma la legge l’ha riconosciuta innocente – meteoweek

La richiesta di archiviazione per Valentina Pitzalis

4 giugno 2020: per Valentina Pitzalis viene chiesta l’archiviazione: per i magistrati non sarebbe stata lei ad appiccare il fuoco. “Può dirsi ragionevolmente certo che Manuel Piredda sia morto per una causa asfittica, è scritto nelle motivazioni della richiesta di archiviazione ma è chiaro che sia stato lui ad attirare lei in una trappola. In particolare, “L’assenza di segni di violenza sul corpo di Piredda non è compatibile con un’azione tesa al suo strangolamento” e “l’impronta sul muro di una mano destra sulla fuliggine è riferibile all’atto di accasciarsi a terra dopo che l’ambiente era già invaso da fumi”. Dopo anni di battaglie fisiche e legali, ora Valentina è libera e forse adesso “il sorriso non può toglierglielo davvero nessuno”.

 

 

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