La deputata canadese La Marca a Montecitorio senza quarantena

La parlamentare dem canadese Francesca La Marca (eletta nella circoscrizione esteri) arriva a Fiumicino. Il giorno dopo si presenta in commissione a Montecitorio. E spiega. “Un carabiniere mi ha detto che potevo bypassare i divieti. E comunque avevo fatto prima il tampone”

La deputata Francesca La Marca è giunta a Montecitorio senza aver osservato la quarantena: è polemica

Francesca La Marca, deputata dem canadese, si è diretta a Montecitorio, in commissione, senza osservare il periodo di quarantena previsto. Qualcosa non torna – secondo il Corriere della Sera che l’ha intercettata per affrontare direttamente la questione. Questione di privilegi ai politici? Persone comune costrette ad osservare un regolamento diverso e più complesso rispetto a chi è deputato? La storia più vecchia del mondo, che si ripresenta con alto tasso di frequenza. “Non ho fatto la quarantena perché sono una deputata”, ammette Francesca La Marca nata a Toronto, dal cui cognome si evince l’origine italiana, per l’appunto siciliana essendo il padre di Caltanissetta.

Eletta per la seconda volta a Montecitorio nel 2018, circoscrizione esteri, il 12 luglio, dopo tre lunghi mesi di stop a causa del lockdown La Marca decide di ritornare a svolgere l’attività parlamentare. Dunque, la democratica si reca all’aeroporto di Toronto e prende il primo volo. Direzione: Roma. Il 13 luglio atterra a Fiumicino, e il giorno successivo, come racconta oggi Il Giornale, si materializza in Commissione esteri a Montecitorio. Controlli evidentemente bypassati.

foto di repertorio

“Basterebbe soltanto il tampone, anche altri colleghi fanno così”

“E’ vero, non sono stata in isolamento. Ma c’è una ragione. Quando arrivo a Fiumicino, il carabiniere mi dice: “Essendo deputata lei è esentata dalla quarantena. Il sottufficiale dell’arma mi ha detto che c’era scritto da qualche parte che noi parlamentari avremmo potuto bypassare la quarantena per motivi di lavoro”. Una ricostruzione che metterebbe di nuovo in primo piano l’infinito dibattito sui privilegi della classe politica. Ma La Marca spiega le sue ragioni. “Ho fatto subito dopo un tampone e risulto essere negativa. Secondo: ripeterò il tampone nelle prossime ore. Non vedo la necessità di osservare la quarantena. Io sapevo di essere negativa. Non mi sento affatto responsabile. Potevo invece fare l’irresponsabile restando in Canada fino a settembre a far nulla”.

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E aggiunge. “Sono tornata a Mountecitorio con grande senso del dovere. Posso solo ribadire: se fossi stata menefreghista avrei trascorso tutto agosto in panciolle in Canada. perché anche altri colleghi sono rientrati da Paesi extraeuropei e non hanno fatto la quarantena. A mio avviso basterebbe il tampone, sarebbe sufficiente per questo tipo di spostamenti di natura lavorativa”.

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