Migranti positivi al Covid tentano di evadere al Celio: morsi e botte ai medici

Tre migranti nigeriani positivi al Covid, hanno tentato di evadere dal nosocomio. Si sono avventati sul personale sanitario dell’ospedale a botte e morsi.

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Hanno scatenato il finimondo i tre nigeriani ricoverati all’ospedale di Roma. Tre uomini e una donna positivi al covid e ricoverati da qualche giorno, hanno tentato di evadere e nel farlo si sono avventati sul personale sanitario aggredendoli a botte e morsi. Il tutto è durato per una buona mezz’ora.

Mezz’ora di terrore

Nel loro tentativo di fuga, i tre nigeriani hanno ribaltato scrivanie e mobili. Si sono trovati di fronte il personale sanitario, che operava in reparto con le dovute riparazioni anti-contagio. I tre, nel loro impeto di rabbia, hanno strappato la tuta ad un giovane ufficiale, che ora sarà costretto a fare la quarantena. Fonti interne dell’ospedale, hanno parlato di un episodio, non ancora confermato dalle forze dell’ordine: durante lo scontro, gli stranieri avrebbero anche tentato di farsi scudo con un ragazzo 16enne bengalese, in fase di dimissioni perché ormai negativo al Coronavirus. Diverse le persone che durante questo momento di confusione, sono rimaste ferite non gravemente. La situazione è tornata poi sotto controllo, grazie anche all’intervento delle forze dell’ordine.

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Denuncia per violenza privata

I carabinieri hanno denunciato i tre per violenza privata, resistenza e violenza a incaricato di pubblico servizio e oltraggio a pubblico ufficiale. I fatti risalgono a ieri sera. Ad intervenire i carabinieri della Compagnia Piazza Dante e i colleghi del Nucleo di polizia militare del Celio. I tre migranti erano ricoverati al Celio dal 17 agosto e provenivano dal centro di accoglienza di Rocca di Papa, ai Castelli. Naturalmente tutti coloro che si sono trovati in contatto con i tre, sono stati sottoposti a tampone, che al momento è risultato negativo e nell’attesa di ripetere l’esame, dovranno restare a casa.

Lo Stato maggiore della Difesa

Il personale militare del Celio e i carabinieri della Polizia militare «hanno ripristinato immediatamente l’ordine fermando i tre migranti nigeriani ricoverati per positività al Covid 19 che hanno tentato di evadere dal nosocomio». Questo quanto affermato dallo Stato maggiore della Difesa, dichiarando che «al tentativo di evasione e di mancato rispetto delle norme che regolano la quarantena e la rispettiva sorveglianza sanitaria, i tre migranti sono stati immediatamente fermati mentre per tutto il personale coinvolto sono state predisposte le misure di sicurezza sanitaria previste dal protocollo definito nell’ambito delle misure di contrasto al Covid19». Il Comando operativo di vertice Interforze dello Stato maggiore della Difesa, «informato su quanto stava accadendo, si è subito coordinato con il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Roma per il ripristino dell’ordine. La situazione adesso è sotto controllo con i tre migranti nigeriani posti sotto stretta sorveglianza».


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 Guerini: «Aggressione inammissibile»

«Le aggressioni accadute presso il centro ospedaliero militare sono un fatto grave e inammissibile e i responsabili sono stati già denunciati e ne risponderanno. Tutto è stato ricondotto immediatamente alla normalità grazie al pronto intervento del personale militare e delle forze dell’ordine», ha detto il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, esprimendo la sua «solidarietà al personale aggredito». Il Celio, divenuto, a seguito dell’emergenza, centro Covid, «è una struttura d’eccellenza – ha aggiunto Guerini – sia per quanto riguarda le assolute capacità di gestione dei pazienti e delle terapie, ma anche per gli aspetti legati alla sicurezza dell’infrastruttura». «Esprimo la mia solidarietà nei confronti dei militari aggrediti e ringrazio tutto il personale per il lavoro che svolge tutti i giorni a favore della collettività», ha proseguito. «Il personale medico e sanitario impiegato presso l’ospedale del Celio – ha concluso il ministro della Difesa – sta lavorando ininterrottamente, da inizio dell’emergenza Coronavirus, con serietà e professionalità al servizio della cittadinanza e a loro va il ringraziamento di tutti gli italiani».

Il precedente al centro accoglienza

Si erano già registrate tensioni al centro accoglienza Mondo Migliore a Rocca di Papa, è accaduto mercoledì scorso. La Polizia era intervenuta per sedare la rivolta: alcuni ospiti avevano protestato per sollecitare il risultato del terzo tampone, dopo essere risultati negativi ai primi due.

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Matteo Salvini: Questo governo mette in pericolo l’Italia

Il primo a commentare i fatti è il leader della Lega Matteo Salvini: «Mentre il Viminale da’ i numeri pur di negare l’emergenza immigrazione, nel mondo reale tre nigeriani positivi al Covid hanno scatenato il panico all’ospedale militare del Celio a Roma: morsi e botte a militari e personale sanitario. Gli italiani pagano per l’incapacità di Conte e Lamorgese. Questo governo mette in pericolo l’Italia».

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Fratelli d’Italia: Governo di pazzi irresponsabili

La leader di Fdi Giorgia Meloni, ha scritto su Facebook: «Scandaloso: tre immigrati nigeriani positivi al Covid ricoverati all’ospedale militare del Celio hanno scatenato il caos, tentato la fuga e aggredito anche a morsi militari e sanitari. Questo Governo di pazzi irresponsabili mette in pericolo la sicurezza e la salute degli italiani e vuole trasformare l’Italia nel campo profughi d’Europa. Vergogna».

Giorgia Meloni su ospedale Celio aggressione di tre immigrati nigeriani

Mentre il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida: “Tre nigeriani positivi al Covid devastano un reparto del Celio di Roma e aggrediscono a botte e morsi alcuni militari e operatori sanitari. Questo Governo di incompetenti non è in grado di garantire la sicurezza e la salute dei nostri uomini in divisa e dei nostri medici. Vergogna”. Lo scrive su twitter il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

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