Willy Monteiro, il testimone: “Saltavano sul suo corpo steso in terra e già inerme”

Chi ha ucciso Willy Monteiro? Ecco l’ordinanza di arresto. Per il giudice: “I Bianchi e Pincarelli hanno cercato di minimizzare il fatto assegnando la responsabilità a terzi. Per questo devono stare in carcere”.

Aggressione di Willy Monteiro, il testimone racconta

È arrivata l’ordinanza  di arresto per l’aggressione di Willy Monteiro Duarte: in arresto i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Lo ha annunciato il Corriere della Sera, riportando le testimonianze di chi ha assistito all’aggressione. Come riportato, il testimone chiave è Emanuele Cenciarelli che era con la vittima e altri amici in largo Santa Caterina a Colleferro. Cenciarelli ha dichiarato quanto segue: «I due ragazzi con i quali Federico, l’amico di Willy, stava inizialmente discutendo ricordo che uno indossava una camicia di colore bianco e aveva in viso tatuata una lacrima sotto l’occhio, nonché diversi tatuaggi su entrambe le braccia e le mani. L’altro ragazzo invece aveva un braccio ingessato. Al momento dell’aggressione ricordo che oltre ai predetti ragazzi da me descritti si sono uniti altri tre ragazzi di cui che sono in grado di descrivere soltanto due. L’uno indossava una polo di colore verde con capelli molto corti e l’altro con un vistoso tatuaggio sul collo. Per quanto io ricordi tutti ragazzi sferravano calci e pugni contro me e Willy. Ho un vivido ricordo di un paio di loro che addirittura saltavano sopra il corpo di Willy steso in terra e già inerme”.


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Il giudice: “I Bianchi e Pincarelli devono stare in carcere”

Il giudice che ha convalidato gli arresti scrive tra le altre cose: “I Bianchi e Pincarelli hanno cercato di minimizzare il fatto assegnando la responsabilità a terzi, per questo devono stare in carcere”. Uno dei testimoni ha poi raccontato, come si legge nell’ordinanza, di aver visto arrivare “un’autovettura a forte velocità di colore nero dalla quale scendono cinque persone e tre di loro iniziano a picchiare selvaggiamente qualsiasi persona presente sul posto”. Inoltre, come si legge nella ricostruzione del testo Willy: “viene picchiato ripetutamente con calci e pugni e cade a terra”. Eppure, secondo il giudice, che ha riconosciuto l’aggravante dei futili motivi, non esiste alcuna ragione plausibile al motivo dell’aggressione. Un’aggressione realizzata nei confronti di una persona che, come chiarito anche dallo stesso Belleggia, era estranea ai fatti: Willy è stato violentemente e repentinamente colpito solo in quanto sia era trovato nella ressa creatasi intorno a Belleggia e Zurma.

La testimonianza di Fayza Rouissi

A testimoniare è poi Fayza Rouissi: “Conosco tre delle persone che si sono rese responsabili della rissa. E sono: Gabriele Bianchi, Marco Bianchi, i cosiddetti gemelli Bianchi di Artena e Mario PincarelliChi materialmente ha picchiato Willy è stato Gabriele Bianchi che dapprima gli ha dato un calcio in pancia, quindi Willy si è accasciato a terra, dopodiché si è rialzato ed è stato colpito nuovamente da Gabriele. Perdeva sangue dalla bocca. Gabriele l’ha picchiato da terra per qualche istante, dopodiché, quando è arrivata la sicurezza dei locali, è scappato insieme agli altri”.


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La testimonianza di Francesco Belleggia

“Picchiavano selvaggiamente chi era sul posto” poi hanno colpito “Willy repentinamente con un calcio al torace”. Così anche grazie alla testimonianza di Francesco Belleggia, da oggi ai domiciliari,  nell’ordinanza del gip che a convalidato gli arresti vengono descritte le prime fasi del pestaggio che ha determinato la morte di Willy. Secondo quanto ricostruito i fratelli Bianchi, PIncarelli e un altra persona sono arrivati sul posto chiamati da un amico in quanto si era determinata una pesante lite tra alcuni amici di Willy e Belleggia a causa di una ragazza. I fratelli Bianchi e Pincarelli arrivano a lite sedata ma, come testimonia lo stesso Belleggia, scendono dal Suv e cominciano a “picchiare selvaggiamente” chiunque capitasse a tiro per poi infierire su Willy.

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