Fuga di batteri da laboratorio in Cina: oltre 3.000 persone infette

In Cina oltre 3000 persone sono risultate positive al test per la Brucellosi dopo la fuoriuscita di batteri da un impianto biofarmaceutico di Lanzhou, impianto che produceva vaccini per animali nel 2019. La notizia della malattia è stata confermata dalle autorità sanitarie locali.

Cina: oltre 3.000 persone infette da Brucellosi

Nel nord-ovest della Cina, 3.245 persone sono risultate positive alla Brucellosi. Ciò è accaduto dopo una “perdita” da un’azienda biofarmaceutica lo scorso anno. A riferirlo è la Commissione Sanitaria di Lanzhou (CNN), confermando che molto spesso la malattia in questione è causata dal contatto con il bestiame portatore del batterio. La Commissione sanitaria della città di Lanzhou, capoluogo della provincia di Gansu, ha poi dichiarato altre 1.401 persone risultate positive alla malattia, anche se non sono stati segnalati decessi. In totale, le autorità hanno testato 21.847 persone su 2,9 milioni di abitanti della città.


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I sintomi e le cause della Brucellosi

La Brucellosi, nota anche come febbre di Malta o febbre mediterranea, può causare sintomi tra cui mal di testa, dolori muscolari, febbre e affaticamento. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti, nonostante questi sintomi possano ridursi in un determinato periodo di tempo, alcuni possono diventare cronici o non scomparire mai, fra questi l’artrite o il rigonfiamento di alcuni organi. Inoltre, secondo il CDC, la trasmissione da uomo a uomo è estremamente rara e la maggior parte delle persone viene infettata mangiando cibo contaminato o respirando i batteri, così come sembra essere successo intorno all’impianto biofarmaceutico di Lanzhou. Difatti da quanto è emerso, tra la fine di luglio e la fine di agosto dello scorso anno, il laboratorio Zhongmu Lanzhou ha utilizzato disinfettanti scaduti durante la produzione di vaccini contro la Brucellosi, consentendo ai batteri di entrare nei gas di scarico e infettare le persone nelle vicinanze. Questo gas di scarico contaminato ha formato aerosol che contenevano i batteri e una volta fuoriuscito nell’aria è stato trasportato dal vento fino all’Istituto di ricerca veterinaria di Lanzhou, dove l’epidemia ha colpito per la prima volta. Il personale dell’istituto ha iniziato a segnalare le infezioni già a novembre e alla fine di dicembre, almeno 181 persone presso l’istituto erano state infettate dalla malattia. Questo secondo l’agenzia di stampa statale cinese Xinhua.


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Diffusione e contagi

Altri pazienti infetti includevano poi studenti e docenti dell’Università di Lanzhou. L’epidemia si è diffusa anche nella provincia di Heilongjiang, nonché all’estremità nord-orientale del Paese, dove durante il mese di agosto 13 casi positivi avevano lavorato nell’istituto veterinario. Nei mesi successivi allo scoppio del focolaio, i funzionari provinciali e municipali hanno avviato un’indagine. A gennaio, le autorità avevano revocato le licenze di produzione di vaccini all’impianto e ritirato i numeri di approvazione del prodotto per i suoi due vaccini contro la Brucellosi. A febbraio, la fabbrica ha rilasciato delle scuse pubbliche e ha affermato di aver “punito severamente” le otto persone ritenute responsabili dell’incidente.

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