Notte di scontri in Tunisia: centinaia di arresti, anche molti minorenni

La polizia tunisina ha usato i lacrimogeni per disperdere i giovani, tra cui molti minorenni, che hanno messo a ferro e fuoco diverse città. Sequestrate anche bottiglie molotov pronte all’uso, un bidone di benzina e una spada. Grandi proteste contro il coprifuoco. Il premier annuncia un rimpasto di governo, ma senza donne

notte di scontri in tunisia centinaia di arresti anche minorenni

Ancora una notte di disordini e scontri tra gruppi di giovani e forze di sicurezza in molte città della Tunisia, nonostante il lockdown. Centinaia gli arresti, tra cui molti minorenni, riportano i media locali. I disordini hanno interessato tra le altre località Cité Etthadamen, sobborgo popolare di Tunisi. Ma anche Sidi Hassine, Sidi Thabet, Sousse, Hammamet, Sfax, Monastir e Tozeur. Le forze dell’ordine hanno sequestrato a Sousse numerose bottiglie molotov pronte all’uso, un bidone di benzina e una spada. La situazione è tornata alla normalità intorno alla mezzanotte.

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Per disperdere i giovani, che hanno sfidato il coprifuoco incendiando pneumatici e tentando di saccheggiare i negozi, la polizia ha fatto ampio uso di lacrimogeni. Appelli a manifestare erano stati lanciati nei giorni scorsi in vista del 14 gennaio, decimo anniversario della cacciata di Ben Ali che segnò l’inizio della “rivoluzione dei gelsomini” aprendo la stagione della cosiddetta “primavera araba”.

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Sotto pressione per lo scontento popolare dovuto all’aggravarsi delle preesistenti difficoltà economiche di fronte alla pandemia, il premier Hichem Mechichi ha annunciato ieri un rimpasto di governo che riguarda ben 12 ministeri, tra cui quelli dell’Interno, della Giustizia e della Salute. “L’obiettivo di questo rimpasto è di avere più efficacia nel lavoro del governo”, ha dichiarato il premier alla stampa. Nessuna ministra è però inclusa nel nuovo esecutivo, che deve ancora essere approvato dal parlamento.

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