Scontri tra virologi, tra errori e contraddizioni: quanto ci stanno aiutando?

In un anno di pandemia abbiamo visto molti volti della scienza che ormai sono diventati noti. I dibattiti in tv tra i virologi sono stati più di quelli politici. Ci hanno mostrato dal loro punto di vista che cos’era questo virus con cui avevamo a che fare e hanno cercato di informarci su questa terribile avventura. Ma ad oggi, la scienza si è un po’ divisa sulle misure che si dovrebbero prendere e si crea sempre più caos. Quanto effettivamente ci stanno aiutando? 

All’inizio della pandemia erano forse gli unici di cui potevamo fidarci per quanto riguardava questo sconosciuto Covid19. La loro parola guidava i politici e ci informava su questo virus con cui ci siamo trovati ad aver a che fare. Ma ad oggi sembra che non ci si possa più fidare della loro parola perchè in lotta fra di loro. La massiccia presenza dei virologi in tv, negli ultimi mesi, sta esasperando i cittadini e sta rischiando di far perdere fiducia nella scienza stessa. Quanto, quindi, ci sta aiutando in questo momento il dibattito tra i virologi?

Arrivati ad essere più seguiti e presenti dei politici, i virologi star, come sono stati chiamati, occupano da circa un anno una fascia molto ampia delle trasmissioni televisive. E non solo, gli esperti che consigliano i politici hanno iniziato a parlare prima con la stampa e poi con gli stessi politici. Una situazione fuori controllo che si allontana da quello che è il vero compito degli esperti e degli scienziati, ovvero quello di consigliare la politica in un’emergenza sanitaria. Il loro contributo all’informazione è stato sicuramente importante per cercare di far un po’ di chiarezza sulla comprensione della situazione attuale.

Ma ora la situazione sembra stia scivolando verso un dibattito che sta prendendo più le sembianze politiche che scientifiche. Ogni giorno, su qualsiasi canale in qualsiasi trasmissione vi è un virologo che dice la sua opinione ma è altamente probabile che quello che sta dicendo sia in contraddizione con il suo collega su un altro canale. Questi scontri tra virologi non favoriscono di certo la comprensione.

virologi

L’allarmismo e le opinioni discordanti dei virologi non aiutano i cittadini

 In un clima di incertezza in cui i cittadini, e la stessa politica, ha a che fare con qualcosa di estremamente sconosciuto e pericoloso, la scienza non può essere divisa. Molti errori di valutazione sono stati fatti, ma errare è umano. Ma le contraddizioni che tempestano oggi il dibattito scientifico sono forse ancora più pericolose. 

LEGGI ANCHE: Vaccini, una sfida che sta perdendo anche l’Europa

Bassetti, Galli, Pregliasco, Burioni e Crisanti e compagnia sembrano essere i veri protagonisti del dibattito sul Covid. L’Italia non è l’unica ad avere questo problema mediatico. In Francia, Macron ha detto basta esperti di ogni ordine e grado in televisione. Questi sono chiamati a parlare esclusivamente con l’Eliseo e non con le telecamere per evitare così allarmismi e terrorismo alla popolazione. Stessa cosa che avviene in Italia, come il caso di Walter Ricciardi. L’allarmismo non è informazione né un’indicazione concreta dal punto di vista sanitario. Mario Draghi, infatti, ha chiesto al Cts di mantenere un profilo basso e ridurre al minimo la comunicazione. Come sottolinea la Gelmini, “serve una comunicazione unitaria, l’attuale metodo va cambiato.”

LEGGI ANCHE: “Mario Draghi andrebbe arrestato”, diceva Carlo Sibilia nel 2017. Ora è nel Governo

Una sovrainformazione a cui siamo stati e continuiamo a essere esposti che in questo momento non aiuta ma anzi, aiuta ad esasperare ancora di più. Il risultato che questo continuo e contrastante dibattito sta provocando è il caos e non serene rassicurazioni. L’incessante presenza dei virologi ha favorito solo le loro tasche, si parla infatti di ingaggi stellari, un vero e proprio business creato sulla paura e la confusione dei cittadini. Inoltre, tale era il loro share e la loro visibilità che nel totoministri del governo Draghi erano spuntati anche nomi di virologi.  Una questione di immagine e popolarità che poco ha a che fare con la conoscenza e la comprensione dei cittadini. Tra scontri e contraddizioni stanno solo peggiorando la situazione e gettando nel caos politica, cittadini e scienza.

Impostazioni privacy