Caso Arabia Saudita, le critiche a Renzi da ogni fronte: reale problema o polemica politica?

Il report della Cia su Mohammed bin Salman, ha messo in una posizione scomoda Matteo Renzi. L’erede al trono dell’Arabia Saudita e il suo passato portano scompiglio a livello mondiale. Anche per il leader di Italia Viva, per i suoi rapporti con lui. Attacchi da tutti i fronti ma Renzi si difende. Questo caso è un reale problema? Oppure la politica italiana sta solo utilizzando questa notizia per gettare cattiva luce sul fautore della caduta di governo? 

Secondo il report diffuso dalla Cia, il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, nel 2018 avrebbe dato l’ordine di uccidere e torturare il giornalista dissidente Jamal Kashoggi del Washington Post. Questo sicuramente pone in una posizione non favorevole Mbs. Per Matteo Renzi, che intrattiene rapporti con lui, stanno arrivando attacchi e polemiche da ogni fronte. Le critiche arrivano anche da Pd, Leu e M5S, ex alleati di governo. A questi Renzi controbatte dicendo “si ricompattano solo per sparare a zero su di me”, in riferimento alle crisi interne dei partiti.

Per Romano, Pd, è un fatto molto grave “l’irresponsabilità politica dell’avere definito “rinascimentale” un regime ferocemente oppressivo e l’irresponsabilità morale e istituzionale del ricevere un compenso economico da una dittatura straniera mentre si svolgono le funzioni di Senatore della Repubblica Italiana.” Calenda invece taglia corto ritenendo inutile questa polemica e dicendo che “sarebbe meglio varare una norma che vieti ad un rappresentante in carica di percepire soldi direttamente da un governo straniero.”

Anche la Magistratura democratica oggi attacca Renzi per aver “svenduto l’Italia per un piatto di lenticchie” che su Questione giustizia, la sua rivista attacca l’ex premier. “Se l’Italia vuole conservare un accettabile grado di credibilità nel contesto internazionale, deve stringere un cordone sanitario intorno a sortite come quella araba di Matteo Renzi. La visita di Matteo Renzi aveva uno scopo preciso: legittimare un governante screditato sulla scena internazionale, rinsaldando il suo potere all’interno del Paese“. Ma l’accusa peggiore arriva dal Fatto Quotidiano contro cui Renzi ha fatto intervenire i suoi legali. Il quotidiano ha fatto uscire su prima pagina “Renzi d’Arabia si tiene i soldi insanguinati“.

Renzi e Mohammed bin Salman: caso perfetto per i detrattori di Renzi

renzi e mbs

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A tutte le critiche e le accuse mosse Renzi risponde con calma mostrando il suo dispiacere nella strumentalizzazione di questa vicenda da parte dei partiti soprattutto “a una certa sinistra” dove “si sta insieme contro l’avversario ma non per un’idea“. Un forte contro attacco da parte del senatore di Italia Viva contro i suoi ex colleghi e alleati. Sulla questione saudita Renzi sottolinea la necessità di avere rapporti con l’Arabia perchè “è un baluardo contro l’estremismo islamico. Ed è uno dei principali alleati dell’Occidente da decenni.” Per il leader di Italia Viva “avere rapporti con Riad non solo è giusto ma anche necessario.” Anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha riaffermato la necessità di questa amicizia in una telefonata al Re Salman. Neanche dall’America vogliono una rottura, ma piuttosto una “ricalibrazione” dell’Arabia Saudita.

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Il caso di bin Salman mette sicuramente in grave imbarazzo Matteo Renzi e in una concreta difficoltà. Il report della Cia uscito dopo gli attacchi subiti dal leader di Italia Viva per aver incontrato in piena crisi di governo il re saudita, proprio non ci voleva. Sicuramente dovrà rompere il silenzio e dare delle dichiarazioni che condannino, anche senza rompere i rapporti, il gesto di Mohammed bin Salman perchè altrimenti la situazione si fa ancora più complicata. Il caso però cade a fagiolo per i detrattori di Renzi, che non aspettavano altro per porlo sotto una luce ancora più negativa. Grillini e dem non gli perdoneranno mai il “tradimento” della crisi di governo e il Riad gli offre un valido argomento politico.

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