Omicidio Ilenia Fabbri, il Gip: “L’ex marito voleva annientarla”

Ilenia Fabbri, la donna uccisa a Faenza, “non aveva vite parallele da nascondere, non aveva abitudini inconfessabili, non aveva ‘nemici’, non aveva conflitti, era circondata di affetti sinceri e conduceva una vita normale”.

Ilenia Fabbri con l’ex marito Claudio Nanni – Meteoweek

Questo quanto scritto da Corrado Schiavetti, il Gip di Ravenna, nell’ordinanza con cui dispone la custodia in carcere per l’ex marito della donna, Claudio Nanni: “Era l’unico che da anni combatteva contro di lei per annientarla personalmente ed economicamente, per riprendersi e tenersi ‘quello che era suo’, secondo la sua prospettiva, ma che suo non era”.

Gip, l’ex marito lo ha detto e lo ha fatto

Non la solita frase minatoria, “ti ammazzo”, ma minacce “condizionate e circostanziate, prospettazioni fredde e determinate, tutte collegate non già alla vita strettamente personale, ma ai rapporti patrimoniali fra gli ex coniugi”. Questo quanto emerso dalle indagini, su Claudio Nanni, spiega il Gip nell’ordinanza di arresto per l’ex marito di Ilenia Fabbri, facendo riferimento a vari testimoni sentiti in queste settimane. E proprio “i contesti in cui le parole di Nanni hanno trovato sfogo, le modalità di uccisione preconizzate, le ragioni che le sostenevano consentono di individuare in bassi interessi economici il movente del crimine”. Nanni, “lo ha detto e lo ha fatto. Aveva preannunciato che le avrebbe ‘mandato qualcuno’ e le ha mandato qualcuno”.

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Dopo essersi procurato un alibi, avrebbe quindi pagato e istruito un sicario, fornendogli un momento per colpire, le chiavi della casa, le indicazioni per trovare subito la vittima. L’individuazione di Pierluigi Barbieri, amico di Nanni, “più volte incontrato nei giorni precedenti all’omicidio, professionista dei crimini a pagamento, ha chiuso il cerchio”. Che il pensiero di risolvere tutti i propri problemi uccidendo la moglie agitasse Nanni fin almeno dal 2018, ricostruisce ancora il Gip, “quindi non dalla separazione, ma dall’insorgere delle legittime rivendicazioni economiche della vittima”, emerge da una pluralità di testimonianze, compresa quella indiretta di Ilenia.

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