Lotto AstraZeneca ritirato: la comunicazione che genera il panico

La notizia di ieri sul lotto dei vaccini AstraZeneca ritirato ha generato panico e confusione riguardo i vaccini. L’Italia ha bloccato le somministrazioni delle dosi provenienti dalla casa farmaceutica anglo-svedese e sono subito iniziati i dubbi nei confronti degli effetti causati dal vaccino.

lotto AstraZeneca

Ieri l‘Aifa ha comunicato la sospensione della somministrazione dei vaccini AstraZeneca in via precauzionale dopo l’allarme in Danimarca. L’annuncio ha generato subito il panico e i dubbi riguardo agli effetti collaterali che può provocare il vaccino. Molte persone a cui doveva essere somministrato il vaccino non vogliono effettuare la seconda dose per paura. Si è generato il panico anche tra le Asl che hanno richiesto dosi di Pfizer invece di quelle AstraZeneca. A provocare questo caos è stata la comunicazione di tre morti sospette a causa di trombosi dopo l’inoculazione del vaccino. L’Aifa però non ha certificato ancora nessuna correlazione tra questi casi verificati e il vaccino, ma le indagini sono ancora in corso.

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Lo stop è partito dalla Danimarca seguito dagli altri paese scandinavi come Norvegia ed Islanda. Con un effetto domino anche Lettonia, Lituania, Estonia, Austria e Lussemburgo decidono di prendere questa misura. Gli Stati hanno preso questa misura in via precauzionale e hanno sospeso la somministrazione per 14 giorni. Ma questo atto e la sua comunicazione ha generato solo panico e i dubbi che già alimentavano gli scettici sui vaccini e soprattutto sul vaccino AstraZeneca, presentato inizialmente come quello meno efficace.

Lotto AstraZeneca ritirato ma l’Ema tranquillizza “non ci sono correlazioni”

In Italia il lotto AstraZeneca ABV2856 è stato sospeso dopo le tre morti sospette ma la correlazione è ancora da verificarsi. Le dosi del lotto ritirato erano state consegnate in tutta Italia ma i casi che si sono verificati non appartenevano a quel lotto. L‘Ema afferma che non ci sono prove a sostegno della correlazione tra la somministrazione del vaccino e i casi di trombosi. A sostenere questa tesi anche il premier Mario Draghi dopo essersi consultato con la presidente della Commissione europea Von der Leyen. Anche la casa farmaceutica AstraZeneca rassicura che dall’analisi dei dati non è emerso nessun aumento di rischio di embolia polmonare e trombosi. La Francia ha reso noto di non sospendere il vaccino poichè non c’è nessun motivo per non somministrarlo così come la Gran Bretagna, garantendo che il siero è sicuro ed efficace.

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Resta ancora molta confusione e le notizie ufficiali destano molti dubbi sulle implicazioni di questo lotto AstraZeneca e la correlazione con questi casi che si sono verificati. In molte regioni si sta continuando a somministrare il vaccino della casa farmaceutica anglo-svedese. La cosa certa è che si è generato il panico tra i cittadini che dovrebbero ricevere il farmaco anti-covid. Inoltre, ne ha risentito anche l’organizzazione della campagna vaccinale e le Asl sono nel panico. Nelle ultime ore il premier Draghi sta cercando di tranquillizzare la popolazione dicendo “niente panico” ma ormai sembra troppo tardi e il panico già ha preso il sopravvento. Una comunicazione istituzionale che ha lanciato una notizia dando un allarme in un momento così delicato e già precario. Ci vorranno prove ed evidenze per rendere di nuovo affidabile la casa farmaceutica agli occhi dei cittadini.

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