Stop ad AstraZeneca, domina la paura e il caos: serve chiarezza e fiducia

Il lotto ritirato e ora lo stop ai vaccini di AstraZeneca, la bufera mediatica in cui è stata coinvolta la casa farmaceutica anglo-svedese ha provocato il caos. Ma passerà la paura dopo l’ok dell’Ema?

AstraZeneca

Dopo i casi sospetti di trombosi e il ritiro del lotto da parte dell’Aifa e di tanti altri paesi europei ora arriva lo stop ad AstraZeneca. Una misura adottata in via precauzionale ma che desta molti sospetti e soprattutto paure. L’Oms cerca di tranquillizzare e smentire, dati alla mano, della correlazione tra il rischio di trombosi e gli effetti collaterali del vaccino. Ad ogni modo, ieri si è optato per la sospensione precauzionale del vaccino anti-Covid della casa farmaceutica AstraZeneca e si procede con Pfizer e Moderna.

Dall’inizio questa vicenda ha scatenato panico a causa del clamore mediatico con cui è emersa. Un errore di comunicazione istituzionale che poteva essere evitato per non gettare le persone nel panico e aumentare i dubbi degli scettici sui vaccini anti-Covid e magari alimentare le proteste dei noVax. L’annuncio del lotto AstraZeneca e la presunta correlazione con casi e morti sospette ha dato un brutto colpo alla campagna vaccinale che già proseguiva a rilento.

La paura del vaccino, si cerca di tenere a freno gli allarmismi

La decisione dell’Aifa poteva essere trattata in modo meno amplificato dato che le notizie non erano neanche state verificate. Ma la bomba è stata innescata e ora ci sono gli effetti prevedibili e a farne le spese la frenata alla campagna vaccinale. Infatti, molte persone si sono rifiutate di farsi somministrare il vaccino AstraZeneca. Questo stop del vaccino AstraZeneca dovrebbe riportare la fiducia dei cittadini nel vaccino anglo-svedese quando l’Ema darà il suo nulla osta. Sperando che questo avvenga.

LEGGI ANCHE: Giorgia Meloni attacca il Pd di Letta: “Questa è la sinistra degli extraterrestri”

Nonostante si cerchi di tenere a freno gli allarmismi, la paura non passa. Gli esperti rassicurano che seppur confermata questa correlazione si tratterebbe di incidenze molto, estremamente rare. I benefici pesano molto di più. Ma la popolazione resta spaventata dal vaccino AstraZeneca e lo rifiuta. Questo porta a pensare che anche dopo l’ok dell’Ema la situazione potrebbe non cambiare. La maggior parte dei docenti è spaventata perchè è la categoria che stava ricevendo il vaccino ora sospeso, c’è molta incertezza su quando e se potrà essere fatta la seconda dose e chi lo ha già fatto ha paura di eventuali conseguenze.

Stop AstraZeneca, i danni di una comunicazione sbagliata

Un danno abbastanza serio e un ulteriore rallentamento sulla tabella di marcia della campagna vaccinale. Il problema non le denunce o i fatti ma la comunicazione, la critica arriva anche dai sindacati che chiedono chiarezza per il personale scolastico. “La comunicazione è fondamentale, non si possono lasciare vuoti se si vuole che questi processi vengano vissuti con fiducia. Si spieghino rapidamente i motivi della sospensione, si proceda con l’Europa a fare chiarezza sulla reale situazione, si forniscano le rassicurazione necessarie ai cittadini italiani.” Un atto dovuto dopo aver lanciato questo pericoloso ordigno che rischia di compromettere la vaccinazione, che è l’unico strumento per interrompere la pandemia che non va via da solo come abbiamo visto.

LEGGI ANCHE: Emergenza vaccini: senza AstraZeneca salta il piano del generale Figliuolo

Le preoccupazioni aumentano e i rifiuti del vaccino anche. E’ necessario intervenire a far chiarezza e rassicurare sui vaccini al più presto, prima che la situazione sfugga di mano. I dubbi sul vaccino AstraZeneca colpiscono anche i più fiduciosi nei confronti del vaccino e della scienza. Sicuramente la fiducia che si ripone nel vaccino Pfizer è un’altra storia, infatti, si dovrà puntare sul vaccino Pfizer e Moderna per dare maggior fiducia alla popolazione e incrementare dal punto di vista della campagna vaccinale. Ora l’arrivo del nuovo vaccino americano Johnson&Johnson potrà dare una marcia in più e si spera ancora nel vaccino russo Sputnik.

 

Impostazioni privacy