Caso camici, Fontana è indagato anche per autoriciclaggio. Le indagini

Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia

La Procura di Milano in merito all’indagine su Attilio Fontana ha richiesto una rogatoria, ovvero assistenza giudiziaria in Svizzera. Il Presidente della Regione Lombardia è indagato per turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture alla centrale di acquisti Aria SPA. Ciò è avvenuto dopo che la Dama SPA di Andrea Dini, suo cognato, ha convertito in «donazione la fornitura» inizialmente pattuita come affidamento diretto. Siamo di fronte a 513.000 euro per 75 mila camici e 7 mila set sanitari.

La vicenda

I fari sulla vicenda si sono accesi dopo che Attilio Fontana ha cercato di risarcire il cognato con 250 mila euro prelevati da un suo conto in Svizzera all’«Ubs». Lecito da quando il Presidente della Lombardia, come erede della madre venuta a mancare a 92 anni, ha usato la legge sulla «volontari disclosure» per regolarizzare 5, 3 milioni presenti sul conto svizzero da «trust» alle Bahamas.

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I PM fanno sapere tramite un comunicato che vogliono approfondire la questione legata al conto della madre di Fontana. Per questo motivo hanno inviato una rogatoria alla Svizzera. In tal modo sarà possibile rispondere ad alcuni dubbi sui movimenti finanziari. All’interno del comunicato viene sottolineato, inoltre, l’atteggiamento collaborativo dello stesso Fontana. Quest’ultimo, infatti, si è detto sin dall’inizio disponibile a fornire tutti i chiarimenti necessari,

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Indagato per autoriciclaggio

Attilio Fontana dovrà rispondere di due nuove reati ipotizzati dalla Procura di Milano: autoriciclaggio e false dichiarazioni nella «volontari disclosure». Immediata la risposta dei legali del Presidente della Lombardia: «Il comunicato della Procura della Repubblica dà conto della volontà del Presidente Fontana di non lasciare ombra alcuna in ordine alla procedura della Voluntary, su cui i magistrati intendono fare chiarezza».

 

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