Denise Pipitone, i dubbi del legale:«Ho sempre pensato che non fosse Olesya»

La confessione del legale di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, a poche ore dalla messa in onda della trasmissione russa (precedentemente registrata). 

Rostova Olesya-Meteoweek.com

Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, il legale di Piera Maggio Giacomo Frazzitta, a poche ore dalla messa in onda della trasmissione russa avrebbe confessato:«Ho sempre pensato che, al 99 per cento, questa ragazza trasformata dalla Tv russa in una sgradevole attrazione popolare non fosse Denise…». Durante la trasmissione russa che andrà in onda stasera saranno messi a confronto i gruppi sanguigni di Olesya Rostova, ragazza rapita da piccola che cerca i suoi genitori e di Denise Pipitone, bimba scomparsa in Sicilia, a Mazara del Vallo (Trapani) ormai 17 anni fa.

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Il legale avrebbe detto:«Non ci crediamo, ma non possiamo escludere nulla. Infatti, chiediamo il controllo del DNA. Ma lo chiediamo per vie legali alla Procura di Marsala perché si proceda alla rogatoria internazionale». Questi indizi farebbero pensare che non vi siano certezze dopo la trasmissione “Lasciali parlare” registrata ieri sera. Lo stesso Frazzitta si sarebbe detto irritato «dalla tecnica della Tv russa di trasformare il caso in un fenomeno da baraccone mediatico» che avrebbe aggiunto, a proposito del giovane conduttore russo: «A un tratto presenta un’altra ragazza e dice che è la sorella di Olesya annunciando che forse andranno insieme in Sicilia. Ma che ci dovrebbero venire a fare se fossero due sorelle e quindi insieme totalmente estranee alla vicenda di Denise? Loro parlavano e sul megascreen compariva il mio faccione che rideva per le stupidaggini echeggiate in studio. Ovviamente non mi vedranno più in trasmissione. Ma, avendo promesso il no comment sul confronto dei gruppi sanguigni a trasmissione in corso, tengo fede…».

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Olesya Rostova-Meteoweek.com

Frazzitto avrebbe confidato di aver ricevuto dei complimenti dall’interprete:«A registrazione conclusa, il mio ego è lievitato. Mi ha detto che uno con gli attributi come me non lo aveva mai visto: “Ho fatto da interprete perfino a Gorbaciov, ma non dimenticherò le sue durissime parole contro la Tv russa e contro il ‘baraccone’ messo in piedi”. Appunto: un trash bestiale dal quale noi italiani non possiamo non prendere le distanze, fortunati come siamo a vivere in un paese dove il giornalismo è ben altra cosa».

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