Mottarone, Eitan è rientrato a casa: ora la famiglia pensa all’affido

Il piccolo Eitan, il bimbo di cinque anni, sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, è rientrato a casa con gli zii nel Pavese. Il bimbo, nella tragedia ha perso tutta la sua famiglia.

Eitan con la sua famiglia – Meteoweek

Eitan è arrivato in ambulanza intorno alle 10 a casa degli zii nel Pavese, era ricoverato all’ospedale Regina Margherita di Torino. Davanti alla villetta sono arrivati alcuni cronisti e la famiglia ha chiesto l’intervento dei carabinieri per tutelare la propria privacy.

La famiglia ora pensa all’affido

Si sono rivolti ai legali i famigliari di Eitan per occuparsi da una parte della vicenda giudiziaria e della costituzione di parte civile quando ci sarà il processo sull’incidente della funivia, dall’altra per l’affido del piccolo, che oggi è stato dimesso dall’ospedale ed è tornato a casa della zia Aya, medico e madre di due bimbi, che in questi giorni “vive per lui” come ha spiegato il presidente della comunità ebraica Milo Hasbani.

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“Ieri ho sentito la sorella di Amit che mi ha annunciato la bella notizia del trasporto di Eitan a casa – ha raccontato Hasbani – È sistemato e sta bene, sta cominciando terapia, cure e l’inserimento in famiglia”. In questo momento i suoi parenti “provano molto sollievo ma la preoccupazione non è mancata, su come spiegargli cosa è successo. Un tema che stanno affrontando con gli psicologi”. La zia “vive per quello” ha osservato. “La volontà della famiglia – ha assicurato – è per il bene del bambino”. “Come comunità ebraica stiamo mettendoci a disposizione della famiglia rispettando la loro privacy. Anche ieri erano preoccupati di riuscire ad uscire dall’ospedale oggi senza l’assalto dei giornalisti”.

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Le comunità ebraiche e la Fondazione scuola hanno aperto due raccolte fondi per sostenere Eitan in futuro. E la comunità ebraica di Milano sta anche pensando di costituirsi parte civile nel processo dato che Amit “era nostro dipendente”. Si occupava della sicurezza della scuola ebraica oltre a portare avanti gli studi di medicina a Pavia.

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