Camilla Canepa morta dopo la somministrazione di AstraZeneca, la Procura: “Era sana, decesso dovuto al vaccino”

La perizia della Procura sulla morte della giovane Camilla Canepa: “Era sana, decesso ragionevolmente dovuto agli effetti avversi del vaccino AstraZeneca”. Il legale della famiglia: “La vicenda merita un approfondimento”.

Camilla Canapa - meteoweek.com
Camilla Canepa – meteoweek.com

Camilla Canepa, la studentessa di 18 anni di Sestri Levante, è deceduta per trombosi il 10 giugno scorso all’ospedale San Martino di Genova. La giovanesi era sentita male ua settimana dopo la somministrazione con Astrazeneca a un open day, in piena campagna vaccinale. I consulenti dei pm hanno chiarito che la studentessa “non aveva alcuna patologia pregressa e non aveva preso alcun farmaco” precedentemente all’inoculazione della dose. Alla luce di ciò, spiegano i pm, il decesso per trombosi “è ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti Covid”.

Ad offrire tale ricostruzione sono il medico legale Luca Tajana e l’ematologo Franco Piovella, che nella relazione depositata in Procura ai pm che indagano sul caso hanno sottolineato come la ragazza fosse sana, come il modulo di anamnesi e la somministrazione del vaccino siano stati effettuati correttamente.

“Camilla Canepa morta per reazione al vaccino”

Camilla Canepa si era vaccinata il 25 maggio scorso, per poi sentirsi male appena una settimana dopo – il 3 giugno. La giovane, apparsi i primi sintomi, venne portata all’ospedale di Lavagna, struttura presso la quale i medici le riscontrarono una piastrinopenia e una fotosensibilità. Le venne eseguita una tac senza contrasto, ma dopo essere stata dimessa, fu costretta a tornare in ospedale il 5 giugno. In quel momento, però, le sue condizionie erano ormai disperate, a causa di una trombosi al seno cavernoso.

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La giovanissima morì cinque giorni dopo, presso il policlinico San Martino di Genova – dove era stata trasferita e operata alla testa. Immediata la battaglia iniziata dai genitori, che fin da subito avevano affermato come la figlia fosse sana, non prendesse farmaci e non soffriva di alcun tipo di patologie. “Al primo ricovero era già in atto la reazione al vaccino e poteva essere interpretata come tale ma in quel contesto e in quella fase storica ancora se ne parlava poco e non era così di facile intuibilità una correlazione”, scrivono i medici nella relazione depositata in Procura.

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Mentre l’avvocato Angelo Paone, che assiste la famiglia, ha evidenziato: “La vicenda merita un approfondimento. Si è finalmente chiarito che la ragazza non aveva patologie e non prendeva medicinali. Ci riserviamo ogni approfondimento con il nostro consulente. Possiamo osservare però sin d’ora che in realtà la problematica delle controindicazioni su quella fascia di età erano state già evidenziane nel verbale numero 17 del comitato tecnico scientifico che diceva come fosse sconsigliato per le persone sotto i 60 anni. Anche per quel che riguarda Lavagna bisogna dire che Camilla il 3 è stata dimessa con le piastrine che continuavano a scendere”.

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