Eitan, i nonni attaccano la zia paterna:«Nominata in venti minuti senza neanche un interprete»

Mentre i nonni attaccano la zia paterna e tutrice del piccolo Eitan, i magistrati chiedono silenzio stampa per proteggere il bambino 

Eitan-Meteoweek.com

Proseguono i contrasti tra i nonni materni del piccolo Eitan, rimasto orfano in seguito al tragico incidente del Mottarone, e la zia paterna nominata tutrice legale del bambino. Si terrà a dicembre l’udienza al tribunale per i minori di Milano dove oggi è cominciata la discussione sul caso del bimbo di 6 anni sopravvissuto all’incidente. In questi mesi i legali delle due parti, che si contendono la custodia di Eitan, potranno depositare dei documenti. Ma i magistrati hanno invitato nonni e zia al silenzio stampa.

L’udienza tenutasi oggi a porte chiuse con i legali delle due parti ha avuto come tema il reclamo dei nonni materni contro il provvedimento dello scorso 9 agosto del Tribunale di Pavia in cui si era nominata Aya Biran, zia paterna del piccolo, sua tutrice legale. Al contempo anche a Tel Aviv, dove c’è un procedimento in corso per sottrazione internazionale di minore, i magistrati hanno invitato i familiari al silenzio stampa. Sul fatto se Eitan torni o meno in Italia, i legali italiano aspettano che si decida entro il prossimo 26 ottobre.

«Siamo qui per evidenziare la verità in questo procedimento», dice l’avvocato Sara Carsaniga, legale dei nonni materni del bambino. «Solleveremo una serie di questioni e problematiche». La nomina di Aya Biran, zia paterna di Eitan, come tutrice legale del piccolo, fu stabilita dal tribunale di Torino, dopo il dramma. Gli atti furono inviati per competenza territoriale al tribunale di Pavia, che rigettò un primo ricorso. I nonni chiedono l’annullamento della nomina della zia come tutrice legale di Eitan.

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Intanto i legali della famiglia Peleg (quella dei nonni materni), mostrano delle irregolarità nella nomina, che sarebbe occorsa in 20 minuti, senza neppure la presenza di un’interprete. Contestata anche la gestione del bambino da parte della zia, in quanto come tutrice e non affidataria, non poteva portarlo a vivere nella sua casa.

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Per via di questi reclami, ci saranno una nuova udienza il prossimo 9 novembre a Pavia e un’altra ancora nello stesso luogo il 16 novembre, che riguarda alcuni decreti che avrebbero escluso i nonni materni dal procedimento, senza ricevere notifica in merito a determinati atti. Secondo la famiglia Peleg, una terza persona dovrebbe occuparsi della gestione del patrimonio per Eitan.

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